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LUGANO

Associazione Inquilini: "Se avete ricevuto uno sfratto, venite da noi"

Appello e denuncia sulla situazione degli alloggi a pigione moderata in via Monte Bré 8 e 10, via Canevascini 26 e via Emilio Rava 11
Foto Ti Press
Associazione Inquilini: "Se avete ricevuto uno sfratto, venite da noi"
Appello e denuncia sulla situazione degli alloggi a pigione moderata in via Monte Bré 8 e 10, via Canevascini 26 e via Emilio Rava 11
LUGANO - L’Associazione svizzera inquilini lancia l'accusa contro la "speculazione edilizia che dall’inizio dell’anno sta caratterizzando il mercato immobiliare del luganese". Ricordiamo i casi specifici: - via...

LUGANO - L’Associazione svizzera inquilini lancia l'accusa contro la "speculazione edilizia che dall’inizio dell’anno sta caratterizzando il mercato immobiliare del luganese". Ricordiamo i casi specifici:

- via Monte Bré 8 e 10, due palazzi risalenti agli anni ‘50, per un totale di 42 appartamenti, sono andati all’asta a febbraio 2014. Con ogni probabilità i palazzi verranno ristrutturati per essere poi costituiti in proprietà per piani e i singoli appartamenti verranno rivenduti a prezzi esorbitanti. Il destino di circa 40 famiglie sarà quello di dover abbandonare il proprio alloggio a breve.

- tabile Condomus di via Canevascini 26 a Besso, costruito una cinquantina di anni fa e acquistato di recente dalla società Nemis SA. Gli inquilini dei 17 appartamenti, di cui 1 ufficio, hanno ricevuto a febbraio la disdetta per ristrutturazione dello stabile.

- e ancora a Viganello, in via Emilio Rava 11, gli inquilini di una palazzina di 17 appartamenti hanno ricevuto la disdetta per ristrutturazione il 5 marzo 2014.

 

Si tratta tutti di alloggi a pigione moderata, dove gli inquilini vivono lì da anni. "Non sarà per loro facile trovare una nuova abitazione, una nuova “casa”; sicuramente, visto il costo degli affitti a Lugano, per molti potrebbe significare lasciare totalmente la città se non addirittura, per gli inquilini più anziani, dovere optare per una Casa per anziani", spiega l'Associazione che continua: "Da qualche anno si registra questo fenomeno di speculazione edilizia: gli stabili di qualche decina di anni vengono abbattuti per fare posto a nuovi edifici definiti da “reddito”. A farne le spese ovviamente sono gli inquilini. Il parco degli alloggi a pigione moderata si sta via via esaurendo nel luganese".

 

L'associazione quindi invita il Municipio di Lugano, affinché vengano adottate tutte le misure necessarie per garantire che venga posto un freno a questa disdette-ristrutturazioni e che le fasce di reddito medio – basso possano continuare trovare in città degli appartamenti a pigione accessibile. Intanto l'associazione invita gli inquilini che hanno ricevuto le disdette (alcuni l’hanno già fatto) a rivolgersi ai propri uffici. "Nel nostro piccolo, infatti, cercheremo di fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per garantirgli una giusta tutela dal punto di vista giuridico e quindi possano quantomeno ottenere una congrua protrazione del contratto di locazione".

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