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Vuoi fare rissa nella tendina? Attento, qualcuno ti guarda

Agenti di sicurezza mimetizzati tra la folla in diversi carnevali ticinesi. L’idea sta dando buoni frutti. Ma c’è chi non condivide
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Vuoi fare rissa nella tendina? Attento, qualcuno ti guarda
Agenti di sicurezza mimetizzati tra la folla in diversi carnevali ticinesi. L’idea sta dando buoni frutti. Ma c’è chi non condivide
LUGANO – Si mimetizzano tra la folla, in costume, in maschera. Vegliano sulle serate di festa, nei capannoni,  nelle tendine, ma anche negli spazi esterni. Sono agenti di sicurezza in incognito e sono sempre più presenti nei ca...

LUGANO – Si mimetizzano tra la folla, in costume, in maschera. Vegliano sulle serate di festa, nei capannoni,  nelle tendine, ma anche negli spazi esterni. Sono agenti di sicurezza in incognito e sono sempre più presenti nei carnevali della Svizzera italiana. Il trend sta dando frutti interessanti. A confermarlo è Alberto Pongelli, direttore dell’agenzia di sicurezza Rainbow, una delle ditte che da qualche anno offrono questo tipo di servizio. “Gli ‘angeli custodi’ – spiega – osservano ciò che accade, da un punto di vista privilegiato. Grazie a loro si riesce a essere più efficienti”. 

Informazioni insider - L’argomento è piuttosto tabù. Tanto è vero che alcuni responsabili di carnevali da noi contattati hanno evitato di esprimersi sul fenomeno. Nessuno si sbilancia, nessuno vuole fare sapere che all’interno della propria manifestazione ci sono agenti di sicurezza in incognito. “Si tratta di personale formato appositamente per questo genere di situazioni – precisa Pongelli –. Viene utilizzato ovviamente anche per altre manifestazioni ritenute potenzialmente a rischio. Mentre l’agente in uniforme ha un ruolo preventivo e serve a marcare presenza, quello in incognito deve passare le informazioni utili al resto del dispositivo di sicurezza”.

Numeri top secret - In pratica l’agente in incognito sta alle calcagna dei personaggi o dei gruppetti potenzialmente rissosi. Ed è in stretto contatto con gli agenti in uniforme. “Se qualcosa non funziona – riprende Pongelli – scatta subito l’allarme e l’intervento può avvenire in maniera più rapida e mirata. Non solo: con questo sistema è anche più facile identificare i responsabili di fatti violenti. Abbiamo, inoltre, constatato che si riesce a prevenire e a sventare i furti con più facilità. Insomma, i risultati sono positivi”. I numeri del personale sono top secret. “Non diremo mai pubblicamente quanti di questi agenti sono sparsi tra tendine e capannoni”.   

Contrari per principio - Non tutte le agenzie, tuttavia, offrono questa tipologia di servizio. Securitas, ad esempio, non condivide il principio di mimetizzare un agente di sicurezza tra la folla in costume. “Noi non lo facciamo per principio – sottolinea Stefano Moro, direttore di Securitas per la Svizzera italiana –. Non ci sembra troppo corretto infiltrarci in questo modo in un contesto carnevalesco. Ma si tratta di scelte”.

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