Sezione della logistica sotto la lente: "Problemi piccoli e medi, ma numerosi"

Vagliate in Gran Consiglio le disfunzioni del tanto discusso ramo dell'amministrazione. All'unanimità si è constatata la criticità della situazione e sollecitata la Commissione d'inchiesta a trovare le soluzioni per un cambiamento costruttivo
BELLINZONA - La Sezione della logistica e le sue asserite disfunzioni sono state attentamente vagliate, oggi in Gran Consiglio, grazie a un documento di 30 pagine prodotto dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Sezione della logistica (CPIL) che, in quello che per ora è solo il rapporto intermedio, ha condensato il lavoro svolto nei primi 10 mesi d’attività durante i quali ha tenuto 31 sedute ed esaminato 734 documenti.
Nel documento elaborato dal presidente Carlo Luigi Caimi (PPD) e sottoscritto dai colleghi Fabio Badasci (Lega), Nicola Brivio (PLRT), Marco Chiesa (UDC), Saverio Lurati (PS) e Sergio Savoia (Verdi) si è fatta una vera e propria radiografia delle cose che non funzionano in quello che è un ramo dell’amministrazione da tempo discusso.
Tra le critiche c'è stata anche la ristrutturazione di Palazzo delle Orsoline, sede del Governo, e di alcuni Uffici dell’amministrazione. "Palazzo delle Orsoline è l’esempio lampante dei problemi che caratterizzano spesso l’operare della Sezione delle logistica su oggetti complessi e importanti - si legge nel rapporto che conclude -. È evidente che neppure il Consiglio di Stato è in grado di ottenere dalla Sezione della logistica la realizzazione delle misure necessarie o addirittura indispensabili per portare a buon fine l’operazione. Si pone quindi anche la questione della responsabilità politica di questa anomala e inaccettabile situazione".
Il Consiglio di Stato d'altra parte aveva precisato che "in parte la Sezione della logistica ha già cercato di attuare delle misure per migliorare il contesto entro il quale queste problematiche si sono manifestate". Il rapporto infatti "rileva correttamente che alcune offerte che hanno caratterizzato i cantieri analizzati presentavano dei prezzi estremamente aggressivi".
Attilio Bignasca (Lega) - "Le rinunce che hanno diminuito il valore dello stabile, forse le conosceremo un giorno - ha sottolineato in Gran Consiglio Attilio Bignasca - Per anni la Commissione della Gestione scrisse che lo Stato era incapace di fare il committente e con la permanenza dei problemi alla logistica venne istituita la sotto-commissione. L'unica proposta avanzata fu quindi quella di dare più potere alla logistica trasformandola in divisione. Iniziativa però bloccata da più fronti. Si perse poi ancora un anno prima di scoperchiare il pentolone per la certificazione ISO. Il Consiglio di Stato aveva tutti gli elementi per vedere le cose non andavano. Ora è momento di nominare il nuovo capo per togliere la Logistica da questa impasse. Le soluzioni? O un drago a tre teste o Vasella".
Fiorenzo Dadò (PPD) - "Brevi considerazioni. Consapevoli delle insidie e speranzoso che il governo cogliesse quanto scaturito dal documento redatto dalla commissione, purtroppo, dalla lettura del documento sembra che si ritrovino giustificazioni e palliativi che non risolvono la questione". Seguono una serie di considerazioni: "Responsabilità e responsabili nemmeno l'ombra. Se questo è il modo di lavorare...". È necessaria una riforma che punisca i lavativi e premi chi cerca di migliorare e dare un buon servizio ai cittadini. La Logistica ha ancora parecchi interrogativi oscuri a noi e ancora di più al cittadino. La Commissione continui il suo lavoro e arrivi a una conclusione che sappia essere accolta dal Governo e che possa portare a un cambiamento costruttivo. Se aprissimo il vaso di Pandora nell'ente pubblico, la mia impressione, è che ne vedremmo delle belle".
Pelin Kandemir Bordoli PS - "Quello che possiamo dire oggi è che abbiamo la conferma di quanto emerso in più occasioni: gestione problematica e situazione critica della Sezione della Logistica. La Costituzione della Commissione è un'occasione per fare chiarezza su sospetti e accuse velate di una volontà politica di eludere le leggi per interessi di tipo personale. Ciò che trovo difficoltosa inoltre è la collaborazione tra le diverse sezioni della Logistica, come tra altri dipartimenti. Bisogna invece cercare ed estirpare il problema alla radice".
Francesco Maggi (Verdi) - "Il nostro gruppo è stato il primo a chiedere la creazione della Commissione d'inchiesta. Siamo ancora convinti che sia stato giusto e necessario. E siamo stati spiazzati dalla comunicazione, ci aspettavamo un qualcosa di più. Ma ci siamo resi conto che, comunque, i problemi della Logistica non sono certo un teorema da dimostrare, sono una realtà. Questa comunicazione quindi credo che sia la punta di un iceberg che la Commissione riuscirà a far emergere trovando anche proposte concrete a favore della Sezione della Logistica. Erano state avanzate critiche quali mancanza di una visione strategica, profili professionali inadeguati e scarsa assunzione di responsabilità. Punti pesantissimi e credo che la commissione d'inchiesta abbia trovato elementi a sostegno di queste accuse. Noi aggiungiamo la mancanza di una supervisione politica e la debolezza del management. E chiediamo di mettere mano a livello politico e concludere rapidamente la fase di acquisizione di elementi per passare alla fase di sintesi e al rapporto finale, in termini chiari e sufficientemente concreti, con proposte strutturali che sappiano trovare soluzioni come l'assunzione delle responsabilità. Per quanto riguarda tutte le problematiche infrastrutturali, dovranno essere identificate e trovate le giuste soluzioni".
Gabriele Pinoja (UDC) - "In passato il tema della Logistica era quasi all'ordine del giorno di ogni seduta. Che sia una sezione particolare l'abbiamo capito tutti. Facilmente esposta a critiche essendo molto collegata al mondo esterno. A quello di architetti, di ditte di ogni genere, pronte a dar battaglia se scartate da un concorso o non favorite. Non è un mistero come la Commissione dei lavori abbia trovato difficoltà diventando tallone d'Achille. Ma è un settore che è anche molto difficile da gestire. Un'attività che dovrebbe essere scorporata dalla sezione e assegnata con mandati esterni. Diventerebbe più snella, gestibile e meno onerosa. Nella comunicazione intermedia constato con piacere che di problemi grossi non ce ne sono. Ma ce ne sono tanti piccoli e medi da non sottovalutare".
Sergio Morisoli (Deputato Ind) - "Sono felice del fatto che sia stato tolto dal tavolo quel dubbio che la sezione della Logistica fosse un covo della delinquenza. Ma occorre cercare una responsabilità politica e tecnica e spero che la Commissione farà luce su questa questione".
Una Commissione edilizia cantonale - Alla luce delle informazioni riportate in Gran Consiglio dalla CPIL, che in parte confermano le preoccupazioni contenute in un “atto parlamentare” del 2008, Lorenzo Orsi e Walter Gianora colgono la palla al balzo per sollecitare una risposta allo stesso in quanto mai evaso. Questi chiedeva di "valutare una diversa modalità di approccio per la gestione dei crediti di progettazione/costruzione e l’accompagnamento dei grandi progetti, mediante la costituzione di una Commissione speciale".




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