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CANTONE / SVIZZERAPatti Chiari fa troppa "informazione-spettacolo"

14.12.12 - 12:48
I cinque Consigli del pubblico di SRG SSR rilevano un'influenza palpabile dell'Italia nelle trasmissioni RSI
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Patti Chiari fa troppa "informazione-spettacolo"
I cinque Consigli del pubblico di SRG SSR rilevano un'influenza palpabile dell'Italia nelle trasmissioni RSI

BERNA - Alla trasmissione Patti chiari di RSI LA 1 si fa troppa "informazione-spettacolo". Lo dice il gruppo di lavoro che riunisce i cinque Consigli del pubblico di SRG SSR, che globalmente dà comunque un'ottima pagella alle sei trasmissioni radiofoniche e televisive destinate ai consumatori delle tre regioni linguistiche. Desta preoccupazione il moltiplicarsi dei problemi giuridici a cui le redazioni sono confrontate.

I cinque Consigli del pubblico dell'ente nazionale di radiotelevisione SRG SSR - uno ciascuno per CORSI (Svizzera italiana), SRG.D (Svizzera tedesca), SRG.R (Svizzera romancia), RTSR (Romandia) e swissinfo (piattaforma internet a vocazione internazionale) - nel 2012 hanno concentrato la loro attenzione sulle trasmissioni per i consumatori. I vertici dei cinque Consigli, riuniti in un gruppo di lavoro, forniscono oggi una sintesi delle valutazioni in un comunicato.

"Quanto alle trasmissioni televisive di RSI l'influenza dell'Italia è palpabile, tanto che alcuni membri dei Consigli ritengono che l'informazione-spettacolo vada troppo lontano", si legge nella nota. Tiziana Mona, presidente del Consiglio del pubblico della CORSI, ha precisato all'ats che anche a livello regionale Patti chiari ha sollevato alcune critiche, in particolare riguardo alla "spettacolarizzazione" e all'"eccessiva ricerca del confronto" tra gli ospiti in studio. Mona sottolinea comunque l'ampio gradimento della trasmissione in termini di audience.

"L'idea di spettacolo è molto relativa", replica all'ats il conduttore della trasmissione Lorenzo Mammone. Patti chiari "è in parte anche un talk show, dove si confrontano cittadini e coloro che avrebbero violato i loro diritti o dovrebbero trattare i loro casi. A volte il confronto può essere acceso, vivace. C'è chi considera questa modalità comunicativa 'uno spettacolo', io lo considero un esercizio democratico interessante e stimolante, nel quale si confrontano i punti di vista diversi di cittadini e autorità, con aspettative diverse, contrapposte, a volte inconciliabili".

Il gruppo di lavoro nazionale raccomanda una maggiore collaborazione tra le redazioni delle tre regioni linguistiche, anche se tra tedescofoni e romandi gli scambi e la convergenza sono già all'ordine del giorno. I Consigli riconoscono che vi possono essere difficoltà a causa della diverse dimensioni delle varie redazioni e delle divergenti attese del pubblico locale. Tiziana Mona invita ad un certo realismo ricordando che ad esempio Usi e costumi di RSI Rete Uno è realizzata da un solo redattore che non può certo competere con una redazione di 15 persone per Espresso, l'omologa trasmissione della radio svizzero tedesca DRS 1. I siti internet delle varie trasmissioni andrebbero comunque collegati tra loro.

I test sui prodotti, giudicati "eccellenti", hanno chiaramente un interesse sovraregionale e approfittano di 30 anni d'esperienza delle redazioni della Svizzera tedesca e romanda. Per i Consigli tuttavia le condizioni di realizzazione dei test dovrebbero essere pubblicate.

Globalmente le trasmissioni - Espresso, Kassensturz (tv svizzero tedesca), On en parle (radio romanda), À bon entendeur (tv romanda), Usi e consumi e Patti chiari - sono "di ottimo livello e ben accolte dal pubblico, che apprezza in particolare il loro carattere informativo e le loro prestazioni, in particolare su internet".

"Il moltiplicarsi dei problemi giuridici quando i responsabili delle emissioni cercano di presentare determinati contenuti" preoccupa i Consigli del pubblico.

Ats

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