Piccola crisi per Mayu, ma la aiuta il maestro Yoda

La nostra giappoletana prova a rialzarsi dopo una settimana di dubbi e insicurezze
LUGANO - Non è stata una settimana facile per Mayu, “convalescente” da un’esibizione — quella di giovedì scorso a X Factor — non tra le sue migliori.
Che non fosse soddisfatta della sua versione di Unconditionally (Katy Perry), la giappoletana trapiantata in Ticino lo aveva fatto capire già sul palco quando, con ingenuità, aveva chiesto ai quattro giudici se fosse andata male. Insomma, un’ammissione di colpa talmente candida da intenerire anche i cuori più duri, tanto che nessuno ha osato muoverle una vera e propria critica.
E tuttavia la ferita è rimasta aperta, con strascichi che si sono ripercossi sul suo umore. «Il tuo sorriso è un po’ sparito», le ha fatto notare la sua mentore Paola Iezzi (come mostrato in uno dei daily settimanali).
La nostra Mayu non ha nascosto la propria frustrazione: «Voglio fare le cose, ma non ci riesco». E poi è emersa la pressione: «Mi sento meno rispetto agli altri». Un’emozione più che lecita, va detto, in un’edizione con così tanti fuoriclasse e in un percorso che già di per sé è davvero impegnativo e serrato.
Ma Mayu le carte per fare bene le ha tutte, come ampiamente dimostrato. E come ha voluto ricordarle la sua tutor: «Sei una cantante intensa, con doti naturali nel canto, ma devi essere tu a crederci».
Memorabile la citazione tirata fuori dal cappello da Paola: «Il maestro Yoda di Star Wars diceva: “Non esiste provare, esiste fare o non fare”».
Vedremo se il messaggio è stato recepito questa sera, nel live in cui saranno portati sul palco solo pezzi anni ’90. Quello assegnato a Mayu? One, degli U2. Non resta dunque che sostenerla. Come sempre, forza Mayu.




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