Il nome “Lugano” potrebbe essere un problema


La Città di Lugano è l’azionista unico, ma non controllerebbe i CdA delle società “figlie”
Nuove società per nuovi progetti: eppure gli utili dovrebbero essere destinati ai consumatori
La Città di Lugano è l’azionista unico, ma non controllerebbe i CdA delle società “figlie”
Nuove società per nuovi progetti: eppure gli utili dovrebbero essere destinati ai consumatori
LUGANO - È tempo di svolta per AIL servizi SA, “sorella” di AIL SA? La società ticinese starebbe lavorando per la costituzione di una NewCo (nuova costellazione societaria) derivante dall’attuale SA. L’azienda vorrebbe insomma registrare società a essa collegate attraverso le quali sviluppare progetti futuri. La “madre”, che ha nella Città di Lugano il suo azionista unico, garantirebbe alle “figlie” la liquidità necessaria per iniziare a operare, l’infrastruttura di rete e gli accantonamenti per il personale. Tratterrebbe invece per sé la liquidità rimanente e gli accantonamenti per i progetti futuri.
Secondo l’azienda, con tale soluzione si riuscirebbe a consolidare l’attività attuale e a valorizzare i servizi già erogati. Il tutto lasciandosi tuttavia la possibilità di entrare in nuovi mercati con le nuove collegate.
Tutto bene, dunque? In realtà, in quanto servizio pubblico, il gruppo AIL - che ha il monopolio sulle utenze del Luganese - dovrebbe destinare gli utili a chi paga acqua, corrente e gas invece che parcheggiarli in società costituite ad hoc. Premesso ciò, è inoltre giusto sottolineare come un’azione del genere necessiterebbe di un controllo strettissimo. Secondo nostre informazioni, a nominare i CdA delle società figlie sarà infatti quello della madre. Senza alcun vincolo: al Municipio sarà solo richiesto di dare il benestare alle nomine. Vigilare sull’operato delle aziende tra loro collegate sarebbe necessario perché se è vero che tale libertà di (uomini e) capitali metterebbe la SA principale al riparo da tempeste future, lo stesso non si può dire delle nuove nate: che rischierebbero di vivere giusto il tempo di un progetto fallito o di un investimento sbagliato.
Le comunicazioni ufficiali al Municipio e al mercato dovrebbero arrivare entro poche settimane. Intanto una nota agenzia di marketing ticinese sta lavorando sulla presentazione delle nuove creature elaborando proposte già discusse con il CdA; nello specifico, sta cercando di individuare la ragione sociale - il nome insomma - migliore possibile della nuova holding e della nuova AIL Servizi SA, oltre a quello della società immobiliare che si occuperà dell’acquisto degli immobili di via Peri. Una volta ottenuta la proprietà di tali immobili, dovrebbe poi essere creata un’ulteriore SA per la gestione degli spazi e degli affitti.
A dare un indizio sulle operazioni delle nuove nate sarebbe il loro nome. Nel gruppo è infatti chiaro che la “territorialità” è importante ma anche per certi versi vincolante. La SA madre ha, come detto, la Città di Lugano come azionista unico; vuole in ogni caso anche guardare altrove. Al Ticino. Ai Grigioni. Giusto? Sbagliato? È certo che, in questo caso, un rimando a “Lugano” (dove d’altronde tutto nasce) sarebbe poco conveniente.























