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BELLINZONA

Un tesoro nascosto nelle cantine ticinesi

Alla scoperta della realtà vitivinicola del nostro cantone. Ticinowine: «Portiamo il nostro vino in giro per il mondo»
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Un tesoro nascosto nelle cantine ticinesi
Alla scoperta della realtà vitivinicola del nostro cantone. Ticinowine: «Portiamo il nostro vino in giro per il mondo»

BELLINZONA - Un viticoltore bottaio, una galleria d'arte custodita all'interno di un'azienda vitivinicola, i vigneti eroici. Sono tutti i dettagli caratteristici della viticoltura ticinese e messi in risalto da Cantine Aperte, l'evento che tradizionalmente si svolge ormai da ben cinque lustri.

«Un traguardo molto importante per Ticino Wine, l'ente di promozione della vite e del vino ticinese - dichiara Maria Grazia Carbone, direttrice di Ticinowine -. In 25 anni siamo riusciti a posizionare il vino ticinese a livello nazionale, a dimostrazione dell'efficacia delle strategie applicate nel tempo». Un passo in avanti compiuto insieme agli sforzi fatti dalle aziende produttrici per produrre vini di qualità sempre maggiore. «C'è una generazione di giovani che si forma sia in Svizzera sia all'estero: vanno lontano in Sudafrica, in Australia, portando poi quel che hanno imparato sul territorio. Una nuova filosofia che incontra la tradizione».

Prodotti, territorio, aziende sono gli elementi fondamentali su cui puntare per promuovere il vino ticinese a livello nazionale, internazionale e locale. «Quest'anno abbiamo voluto dare maggiore risalto al lato esperienziale, rendendolo un evento aperto a tutti». In programma ancora per oggi nel Sopraceneri, sabato 24 e domenica 25 maggio l'iniziativa si sposterà nel Sottoceneri.

Cantine Aperte rappresenta dunque «una preziosa occasione per far conoscere ai ticinesi una realtà di eccellenza, apprezzata persino al di fuori dei confini - commenta Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell'economia del Cantone Ticino - Oggigiorno i nostri vini ricevono riconoscimenti di grande pregio. E dietro a ogni bottiglia c'è davvero tanto lavoro. Queste giornate danno la possibilità di avvicinarsi al settore, nonché di apprezzare i prodotti del nostro territorio».

L'iniziativa viene accolta con entusiasmo. Tra le varie aziende si incrociano persone di tutte le età, famiglie, turisti. Ci sono pure giovani. Secondo Andrea Conconi, presidente dell'Interprofessione della vite e del vino Ticino è proprio così. «Sono sempre più quelli tra i 25 e i 30 anni che vogliono scoprire, vogliono conoscere. Questi eventi servono ai viticoltori per trasmettere la loro passione, alla gente del luogo e ai turisti affinché possano tornare a casa con un bel ricordo del nostro territorio, dei nostri paesaggi e del nostro vino».

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