«Non vergognatevi di venire al bancone con quella ricetta»

Psicofarmaci sempre più prescritti. Ma entrare in farmacia non è sempre facile. Anzi. Il presidente di categoria: «Basta tabù»
BELLINZONA - Lo indica uno studio dell’Osservatorio svizzero della salute (2021): gli psicofarmaci sono i medicinali più prescritti in Svizzera. Quelle per psicofarmaci rappresenterebbero una percentuale sempre più alta delle ricette presentate al bancone. «La mia stima – spiega Peter Burkard, presidente dell’Ordine dei farmacisti ticinesi – si aggira attorno al 20-30%».
Percentuale comunque alta.
«La crescita, anche solo rispetto a un decennio fa, è netta».
Psicofarmaci per continuare a vivere. Ma è normale?
«Il nostro stile di vita è sempre più frenetico. È in questo contesto che nascono tante ansie. In più è arrivata anche la pandemia da Covid-19 che ha creato ulteriori incertezze».
Come definirebbe lo psicofarmaco?
«Una stampella per reggere l'urto. A volte solo provvisoria. Non va demonizzato».
Eppure ci sono testimonianze dirette di clienti quasi sbeffeggiati in alcune farmacie.
«Sono episodi rari. Ma gravi. Il farmacista non dovrebbe commentare. Perché se c'è una ricetta medica significa che uno specialista ha ritenuto opportuno prescrivere quella medicina a quella persona».
C'è chi si sposta da una farmacia all'altra di volta in volta con la ricetta in mano. Per paura di dovere essere messo in imbarazzo.
«Non c'è nulla di cui vergognarsi. Stiamo parlando di medicinali che aiutano a vivere meglio. È ora di fare cadere questi tabù. Va anche detto che molti pazienti facevano il giro delle farmacie a causa della penuria di farmaci che c'era a un certo punto».
Meglio in ogni caso affrontare il problema a testa alta?
«Certo. Andare dal proprio farmacista di fiducia è un vantaggio. Anche perché può eventualmente dare consigli nel caso in cui si prendano altri medicinali in concomitanza».
E poi il farmacista di fiducia solitamente conosce la storia del cliente.
«È discreto, professionale. E se c'è bisogno di un confronto ha sempre un angolino del negozio a disposizione per parlare».
Che tipo di psicofarmaci vi chiede la gente?
«Di tutti i tipi. Farmaci per tranquillizzare. Antidepressivi. Neurolettici contro le fobie. Alcuni si sentono rassicurati già solo per il fatto di avere il medicinale appresso e di essere capiti. Il farmacista con le sue competenze può riuscire a motivare i pazienti a seguire la terapia come prescritta dal medico».














