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LODRINO

Quella strada li aveva spaventati: e così sono rimasti a 100 metri dal delitto

Dramma del rustico: i due accompagnatori della 21enne non si erano allontanati. Mentre lei moriva, erano in auto ad ascoltare musica.
Foto Tio.ch/ PM
L'ultimo tratto di strada prima del rustico.
Quella strada li aveva spaventati: e così sono rimasti a 100 metri dal delitto
Dramma del rustico: i due accompagnatori della 21enne non si erano allontanati. Mentre lei moriva, erano in auto ad ascoltare musica.

LODRINO - Quella strada li aveva spaventati. Così piena di curve, in mezzo al bosco, percorsa al buio sotto la pioggia e tra la nebbia. Meglio restare in zona, piuttosto che scendere di nuovo in pianura per poi tornare su. Ecco perché i due accompagnatori della 21enne rumena uccisa nel rustico sopra Lodrino nella notte tra sabato 25 e domenica 26 gennaio sono rimasti a un centinaio di metri ad attenderla. Mentre lei moriva, loro erano in auto ad ascoltare musica e a chiacchierare, ignari di quanto stesse realmente accadendo tra quelle mura.

Viaggio verso la morte – Un'ora e mezza di auto circa. Più o meno 120 chilometri. È la distanza tra Rho, comune della periferia milanese in cui la 21enne ha ricevuto un passaggio dai due accompagnatori, e la località A Fòrn, in cui la sua giovane vita è stata spezzata dalla lama di un coltello. Un posto situato a circa 500 metri di altitudine, lungo la stradina patriziale che si imbocca alla frazione di Rodaglio e che porta ai monti di Lodrino.

Una ragazza che aveva tanti sogni – Lei si chiamava Ana Maria. Aveva tanti sogni. Dalla Romania si era trasferita nel nord Italia per cercare un futuro migliore. Non trovando lavoro, aveva iniziato fornire prestazioni sessuali. Una soluzione provvisoria in attesa di un impiego che potesse darle stabilità.

La posizione inviata via messaggio – Quel sabato sera Ana Maria era in contatto col 27enne presunto autore del delitto e ora in gravissime condizioni dopo avere tentato il suicidio con un'arma da fuoco. Lui l'aveva trovata su un sito di incontri italiano. Le aveva inviato la posizione, le coordinate del rustico, via WhatsApp, concordando con lei una prestazione sessuale di un'ora.

L'insolito trio – A quel punto la ragazza aveva contattato un conoscente che già una volta, pochi giorni prima, l'aveva accompagnata in Svizzera. Un passaggio in cambio di un centinaio di euro. L'uomo in quel momento si trovava col cugino che, a sua volta, si è aggregato. E così si è formato l'insolito trio.

L'ultimo saluto – I due accompagnatori avrebbero congedato la 21enne accanto al pick-up bianco aziendale del 27enne, nei pressi della piccola salita che porta al rustico. Per poi attendere la ragazza in uno spiazzo nei paraggi.

Il messaggio e la corsa contro il tempo – A un certo punto, come riferito dal settimanale "La Domenica" in un articolo dettagliato, al conoscente della donna arriva quel messaggio: il cliente si starebbe comportando in modo strano. I due cercano di contattare la giovane. In tutti i modi. Addirittura avrebbero suonato il clacson. Forse avrebbero anche tentato di bussare alla porta del rustico. Infine, non ricevendo alcun segnale di risposta, avrebbero allertato la polizia.

Gli spari non sentiti – Tio.ch ha cercato di contattare uno dei due accompagnatori, residente nella zona di Cremona. Per ora senza esito. I due di fronte alla polizia hanno sostenuto di non avere percepito rumore di spari. Mentre in paese c'era chi raccontava di avere udito qualcosa del genere nel cuore della notte. Forse la musica alta all'interno dell'auto ha impedito ai due di sentire colpi di arma da fuoco?

Tracce di sostanze – Gli agenti di polizia all'alba di domenica 26 gennaio, dopo avere sfondato la porta del rustico, hanno trovato il corpo senza vita della 21enne. E accanto quello in condizioni disperate del 27enne. Nel rustico sarebbero state trovate tracce di cocaina.

Un tema che ritorna – Sostanza che, stando al racconto di una professionista del sesso raccolto da Tio.ch al Motel X di Castione, il giovane era solito consumare. In particolare prima di avere un rapporto. Ed è a quel punto che i suoi comportamenti anche in passato sarebbero diventati violenti.

Domande senza risposta – Aveva assunto sostanze anche quella notte? È per questo che avrebbe perso il controllo della situazione fino ad arrivare a uccidere una ragazza che mai aveva incontrato prima? Per ora quel ragazzo apparentemente mite, ma con un lato oscuro nascosto, non può rispondere. Ricoverato all'ospedale Civico di Lugano, le sue condizioni di salute restano gravi.


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