Agenti doganali in azione presso le sedi dei vari corrieri. Con le feste in arrivo il rischio di trovare merce illegale e curiosa aumenta.
RIVERA - Tempo di Natale. Ma anche di grandi sorprese per chi si trova a smistare pacchi. Lo sanno bene gli agenti della Dogana sud che in queste settimane, nel corso dei loro controlli mobili presso i vari corrieri, si imbattono in curiosi ritrovamenti. Leader del traffico con l'estero è sicuramente la DHL express di Rivera che ci ha aperto le porte.
La missione – «La DHL – spiega Marcel Rechsteiner, sergente e conducente di cani – ha già un sistema di controllo molto organizzato. Per cui spesso eventuali irregolarità vengono già intercettate prima. Noi però abbiamo il dovere di fare a nostra volta le verifiche del caso».
Il cane che trova il pitone – E il primo step dei controlli a campione viene effettuato appunto con un cane specializzato. Si chiama Oba e nel recente passato in un altro contesto è riuscito a intercettare addirittura un pitone bianco. «Oba – evidenzia Rechsteiner – è molto preparato nell'ambito degli stupefacenti e del commercio internazionale delle specie minacciate d'estinzione. Grazie al fiuto di Oba riusciamo a controllare diversi pacchi in poco tempo».
Controllo manuale – Il secondo step invece consiste in un controllo manuale. «I nostri agenti – spiega Roberto Messina, capogruppo della Dogana Sud – verificano mittente e destinatario, provenienza e anche tipo di confezione».
Gli oggetti più diffusi – Ma cosa può essere trovato durante un controllo in un centro di smistamento di pacchi? Si va dal coltello a serramanico senza protezione al tirapugni. Dall'aiutino per l'erezione contenente sostanze non consentite alle borse di marca contraffatte. E poi ancora stupefacenti, sostanze dopanti, armi da fuoco. E anche medicinali non proprio conformi alla legge.
La giungla delle piattaforme – «È un'epoca in cui esistono decine di piattaforme online da cui la gente può ordinare merce – fa notare Deborah Di Girolamo, specialista doganale –. Il consumatore magari non fa ricerche approfondite. Pensiamo al ramo della salute. Rischia di acquistare prodotti dannosi per la salute».
Raggi x – Si arriva al terzo step. Gli agenti doganali, muniti di un apposito furgone, fanno passare i pacchi ai raggi x. Un po' come accade all'aeroporto quando uno scanner scruta dentro le nostre valigie.
Rischio di sanzioni – Alla fine di queste tre tappe la merce illegale che fine fa? «Armi e stupefacenti vengono consegnate alla polizia – dice Messina –. Medicamenti e dopanti a Swissmedic. Dipende dall'oggetto che troviamo. Solitamente la merce viene distrutta e gli enti preposti si occupano di risalire sia a chi l'ha venduta sia a chi l'ha acquistata. Le sanzioni in alcuni casi possono essere pesanti».