La petizione per salvare l'osteria L’Uliatt va a gonfie vele

In 15 giorni sono state raccolte 1'000 firme.
CHIASSO - In poco più di due settimane la petizione per salvare l'osteria L'Uliatt di Chiasso ha già raggiunto le 1'000 firme. L'annuncio della chiusura aveva suscitato molta perplessità tra i residenti della città di confine.
Nel tempo il locale è diventato infatti un punto di incontro per la comunità chiassese e luogo di interscambio tra la realtà della Fondazione Diamante (che mette in atto proposte lavorative e abitative a favore delle persone disabili), e la cittadinanza.
«Abbiamo anche ricevuto lettere di sostegno da parte di tante persone», spiega Moreno Colombo (ex sindaco di Chiasso) che cita un passaggio: «I ragazzi che ci lavorano (cucina, sala e supervisori) ci accolgono sempre con un sorriso e, nonostante sia spesso tutto pieno, trovano il tempo per scambiare due parole con gli ospiti».
A sostenere l'iniziativa, in prima fila, ci sono lo stesso Colombo, Stefano Tonini, Tiziana Grignola, Edo Cavadini, Daniele Raffa e Luigi Rigamonti.
La Petizione verrà inoltrata al CdF a fine novembre 2024 e consegnata pure il 9.12.2024 in occasione della seduta di Gran Consiglio sia al Presidente del Gran Consiglio e anche al Consigliere di Stato De Rosa Raffaele, responsabile del dossier degli enti sussidiati.




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