Cerca e trova immobili

CANTONECaro affitto e premi malattia preoccupano i ticinesi

10.10.23 - 08:31
In un sondaggio promosso da Comparis sono emerse le ansie e le paure della popolazione. In Ticino per risparmiare si guarda oltre confine.
TiPress
Fonte Comparis
Caro affitto e premi malattia preoccupano i ticinesi
In un sondaggio promosso da Comparis sono emerse le ansie e le paure della popolazione. In Ticino per risparmiare si guarda oltre confine.

BELLINZONA - Affitti sempre più cari, premi malattia in aumento e i tassi ipotecari alle stelle: queste le principali preoccupazioni degli svizzeri che, secondo un sondaggio promosso da Comparis condotto nell'autunno 2023, guarderebbero verso il prossimo anno con una buona dose di preoccupazione. Il 28% degli intervistati si aspetta un peggioramento della propria situazione finanziaria nell’anno in corso rispetto al 2022.  «L’onere di queste due voci di spesa continuerà ad aumentare», ha spiegato Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze. «A soffrire maggiormente saranno in particolare le donne e le economie domestiche con redditi medio-bassi, che già oggi devono limitare le spese in misura superiore alla media e fare attenzione a ogni centesimo». 

Particolarmente colpite le donne e i redditi medio-bassi  

Rispetto agli uomini (23%) e alle economie domestiche con un reddito mensile elevato superiore a 8’000 franchi (16%), ad attendersi un peggioramento della propria situazione finanziaria rispetto al 2022 sono soprattutto le donne (31%), le economie domestiche con un reddito lordo basso fino a 4’000 franchi (38%) e le economie domestiche con un reddito medio compreso tra i 4’000 gli 8’000 franchi. 

Queste categorie si ritrovano in situazioni finanziarie difficili con maggiore frequenza rispetto alla media. Il 23% delle donne afferma di dover fare attenzione a ogni centesimo e di dover limitare molto le spese per poter pagare tutte le bollette. Tra gli uomini questa percentuale è solo del 16%. Per quanto riguarda i redditi bassi, il 42% deve contenere molto le uscite, mentre per i redditi medi la percentuale è del 21%. Tra i redditi più alti, la percentuale invece scende al 3%.

Il 12% delle persone che vivono in economie domestiche con un reddito lordo mensile fino ai 4’000 franchi ha dichiarato di non riuscire a sbarcare il lunario. Per le altre due fasce di reddito la percentuale è rispettivamente del 2 e dello 0%. 

Maggiori difficoltà nella Svizzera italiana e tra la popolazione rurale  

Analizzando i dati per regione linguistica emerge che il 39% delle persone intervistate nella Svizzera italiana ha dichiarato di dover spesso stringere la cinghia per arrivare a fine mese. Nella Svizzera francese e in quella tedesca la percentuale è del 19%. 

Anche per il 25% della popolazione rurale ogni centesimo conta. In città e negli agglomerati urbani, la percentuale è nettamente inferiore − rispettivamente del 18 e del 17%. «Questo è in parte in contrasto con il dibattito mediatico sul rincaro dei prezzi delle abitazioni nei centri città», ha spiegato l’esperto Comparis in finanze Michael Kuhn.

Per risparmiare: nessun acquisto spontaneo e beni più economici    

Per risparmiare, gli intervistati rinuncerebbero soprattutto a spese inutili e acquisti spontanei (71%). Di conseguenza sarebbero disposti ad adottare un comportamento di acquisto più consapevole dal punto di vista finanziario: il 52% confronterebbe attentamente i prezzi dei vari offerenti e opterebbe per l’offerta più conveniente, mentre il 50% farebbe acquisti presso i discount. «Ciò conferma le cifre relative al risparmio, costantemente elevate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022: le persone mettono da parte i loro soldi a causa dell’incertezza della situazione mondiale e dell’inflazione», ha continuato Kuhn.

Nella Svizzera italiana, un numero significativamente maggiore di intervistati (60%) dichiara di fare acquisti all’estero in caso di difficoltà finanziarie (in tutta la Svizzera il 25%, nella Svizzera francese il 28% e nella Svizzera tedesca il 22%). 

Rinunciare a gadget e vestiti è il modo più semplice per risparmiare    

In caso di necessità, dal sondaggio è emerso che le persone intervistate rinuncerebbero per prima cosa a nuove tecnologie/prodotti di elettronica/gadget (60%). Per le donne è molto più facile (67%) che per gli uomini (53%). In caso di difficoltà finanziarie, gli intervistati sono pronti a rinunciare anche a nuovi vestiti e accessori (60%), cultura/teatro/cinema/concerti/eventi sportivi (56%) e uscite e ristoranti (56%). 

«Quando i soldi scarseggiano, la maggioranza della popolazione preferisce posticipare l’acquisto di un nuovo smartphone e indossare vecchi vestiti piuttosto che rinunciare alle vacanze o all’auto», ha concluso Kuhn.
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

tschädere 6 mesi fa su tio
e i nostri politici cosa fanno.ora promettono l`era di dio e doppo le votazioni ?io non parlo la vostra lingua.

Boh! 6 mesi fa su tio
Personalmente oltre che l’affitto e i premi malattia purtroppo mi toglie sempre più il sonno anche il riuscire a pagare i dipendenti puntualmente tutti i mesi…

Danylib 6 mesi fa su tio
Più che in ansia in crisi economica!!!!!!!

stef70 6 mesi fa su tio
soprattutto in Ticino va tutto benee oramai qui si ragiona da persone da grotto luganighe salamametti mandolini e zoccolette poveri Ticinesi questi sono i problemi sono sicuro che quando andremo a rivotare la cassa malati unica diremo ancora di no perché io penso che ci piace vivere male.

Paolin’ 6 mesi fa su tio
Risposta a stef70
Che voteremo ancora “no”, purtroppo è probabile! 😂

stef70 6 mesi fa su tio
Risposta a Paolin’
e si vedrai e poi appena letto un'altra notizia che gli Svizzeri sono preuccupati per i premi cassa malati prezzi nei supermercati assicurazioni elettricità e molto altro poi quando si vota tutto come prima poi l'anno dopo di nuovo a lamentarsi io penso che agli 🇨🇭 piace vivere di M.

stef70 6 mesi fa su tio
abbiamo questi problemi grossi facciamo i calimeri e poi come qualche giorno fa a manifestare per gli aumenti cassa malati, quelli del Tio anno detto 500 persone ma se c'erano 100 era dire tanto e non una faccia di Bellinzona ma qualche turista incuriosito ,dunque non lamentiamoci in questo miserabile cantone ci piace così.

Stefy43 6 mesi fa su tio
ahm dovreste fare una sezione particolare per la cronaca nera e crimini invece che infilarli qua e la

Libero 6 mesi fa su tio
Inizio ad invidiare i frontalieri lo si che fanno una vita adagiata

Rik830 6 mesi fa su tio
Risposta a Libero
Sono d accordo, tanto la politica se ne frega di noi residenti… L Unica soluzione cambiare aria e dopo si che si sta bene !

Deluso 6 mesi fa su tio
Comunque tranquilli, va tutto bene, in Svizzera l’economia sta bene, la disoccupazione scende e, come dicono i nostri politici, siamo abbastanza ricchi per sopportare questi rincari….😂😂😂

Libero 6 mesi fa su tio
Che vita da poveracci 🙈

Stefy43 6 mesi fa su tio
mai avuto un auto propria, ci sono i mezzi pubblici a volonta

Deluso 6 mesi fa su tio
Risposta a Stefy43
Che all’anno costano più di un auto propria e limitano di tanto la libertà…quello che vogliono raggiungere

franco1951 6 mesi fa su tio
Risposta a Stefy43
non penso che abiti a Sonogno e Vergeletto

stef70 6 mesi fa su tio
Risposta a franco1951
contenta te i mezzi pubblici non arrivano in tutti i posti e poi siamo i più cari ,costa meno una macchina

Trombo 6 mesi fa su tio
Risposta a Deluso
forse non hai mai avuto un auto. Tra assicurazione, targhe, imposta di circolazione assicurazione , benzina, servizi, cambio gomme, posteggio (coperto o no sono 100 al mese c.a... 1200 all'anno...).... senza calcolare i possibili imprevisti come danni al motore o incidenti.

Paolin’ 6 mesi fa su tio
Risposta a Trombo
Appunto, da quando un’auto costa meno dei mezzi pubblici? Avete tutti un AG in prima classe e nonostante questo vi fate i trasferimenti in elicottero? Perché l’automobile, tra ammortarla, pagarci le assicurazioni, la benzina (per chi ha un motore termico), i liquidi, le pastiglie dei freni, i dischi, gli pneumatici (4 estivi e 4 invernali) e tutto, ma dico tutto ciò che è consumabile, è un salasso. Incrociando le dita di non dovere mai cambiare la centralina o altre componenti. O che la grandine non te la bocci talmente tanto da fare danno totale, e li te la prendi in dei ciapp anche sul valore a deprezzamento.

Keope1963 6 mesi fa su tio
Rinunciare all’auto? Alcuni ne farebbero a meno se non fosse che per molti serve per raggiungere il posto di lavoro in orario
NOTIZIE PIÙ LETTE