Il Cantone ci ripensa e cede Vigino a costo zero

Sorpresa (e anche un po' perplessa) la sindaca Alessia Ponti: «È un regalo un po' avvelenato».
CASTEL SAN PIETRO - È un ping-pong se si trascina da tempo (vedi articoli correlati) e la pallina, ora, cambia nuovamente campo. Il Cantone è infatti pronto a cedere, a titolo gratuito, la storica masseria di Vigino a Castel San Pietro, comune nel quale si trova l'antica testimonianza rurale. Una decisione che ha sorpreso e che è stata apprezzata dal sindaco Alessia Ponti. Alla Regione non ha tuttavia celato alcune perplessità sull'operazione: «È un regalo un po' avvelenato», ha detto.
La masseria si trova infatti in stato di degrado e per essere salvata (prima di ristrutturarla e trovarne una destinazione finale, occorre anche metterla in sicurezza) sono necessari degli importanti interventi. I quali, va da sé, hanno un costo che il Comune non intende accollarsi da solo. L'idea sarebbe quella di coinvolgere l’Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio, benché già in passato si fosse tentato di unire le forze dei Comuni limitrofi, invano.
Il Cantone ha quindi deciso di fare dietrofront, riaprendo le trattative per il futuro della masseria. Discussioni che però verranno rimandate almeno alla prossima legislatura, ha spiegato ancora Alessia Ponti al quotidiano. Solo qualche mese fa al Cantone era stato sottoposto un progetto nato da un'iniziativa privata e per il passaggio di proprietà era stata avanzata una richiesta di 800mila franchi. Da qui la sorpresa, ma anche l'amarezza, del sindaco.




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