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CADEMPINOCircular Lugano, il giovane progetto per evitare gli sprechi

02.09.21 - 06:00
Prendere in prestito oggetti che si usano solo raramente per evitare di doverli comprare, sprecando soldi e risorse
Circular
Luca e Mirco De Savelli di Cadempino
Luca e Mirco De Savelli di Cadempino
Circular Lugano, il giovane progetto per evitare gli sprechi
Prendere in prestito oggetti che si usano solo raramente per evitare di doverli comprare, sprecando soldi e risorse
Nasce Circular Lugano, un progetto per evitare gli sprechi

CADEMPINO - Luca e Mirco De Savelli, venticinquenni studenti universitari originari di Cadempino, hanno fondato Circular Lugano, un progetto che mira a sconfiggere gli sperperi e diffondere una maggiore consapevolezza riguardo l’economia circolare in Ticino.

Qual è l’idea di fondo di Circular Lugano?
«Da ottobre 2020 combattiamo gli sprechi offrendo un’alternativa concreta agli acquisti di oggetti di uso saltuario. Tanti articoli vengono comprati, usati poche volte e poi gettati in discarica o stipati in cantina: è un vero peccato. Soprattutto se si pensa alle materie prime che sono state necessarie per produrre quell’oggetto, a tutto l’inquinamento causato dalla produzione e al fatto che qualcun altro avrebbe avuto bisogno di utilizzarlo, ma ne ha dovuto comprare uno uguale».

Come funziona concretamente il vostro sistema?
«Noleggiare un oggetto è molto semplice. Sul sito circular-lugano.ch si sceglie quello desiderato tra gli oltre 160 disponibili nell’inventario e lo si riserva per le date desiderate. All’orario concordato, si viene a ritirarlo a Cadempino, lo si utilizza per la durata desiderata e lo si restituisce».

Da dove è nata l’idea di un sistema basato sul prestito di oggetti?
«Il primo progetto di questo genere è nato nel 2012 in Canada. Da allora ne sono spuntati diversi in vari paesi, tra i quali l’Inghilterra, l’Australia e la vicina Italia. Per il momento Circular Lugano è solo online con un punto di ritiro degli oggetti a Cadempino. Tuttavia, con l’aiuto della raccolta fondi in corso su progettiamo.ch, abbiamo in programma di aprire al più presto una sede fisica dove poter visionare, scegliere e noleggiare qualsiasi cosa in tutta comodità».

Quali sono i limiti del sistema economico attuale?
«La cultura economica attuale si basa sulla linearità. Ovvero si estraggono le materie prime, le si trasformano in prodotti che poi, presto o tardi, vengono smaltiti. C’è un inizio e una fine. Siccome le risorse naturali sono limitate, non si potrà continuare così per sempre. Inoltre, il processo di estrazione delle materie prime sta logorando il pianeta, causando direttamente alcune delle piaghe più urgenti per la nostra società, come il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità».

Urge dunque un modello di economia circolare.
«Esatto. L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che mira a sfruttare al massimo le materie prime estratte, ovvero mantenendo i prodotti in circolo il più a lungo possibile oppure riutilizzandone i componenti qualora il prodotto non fosse più utilizzabile. Sia le istituzioni, sia le aziende hanno un ruolo chiave nella transizione verso un Ticino più sostenibile, ma anche i singoli consumatori possono fare la differenza con piccoli gesti quotidiani, per esempio noleggiando quando possibile».

Quale obiettivo vi prefiggete oggi?
«Circular Lugano nasce proprio con l’intento di promuovere l’economia circolare nel Luganese e in Ticino. Puntiamo a rendere il sistema economico sostenibile sul lungo termine. Lo facciamo promuovendo modelli di business basati sulla circolarità: ne parliamo, divulghiamo informazione, ma, soprattutto, diamo l’esempio. Crediamo in un mondo senza sprechi, partendo da Lugano!».

Un inventario di oggetti tutto da prendere in prestito
 «Abbiamo iniziato noleggiando gli oggetti che avevamo accumulato nella nostra cantina. Uno dopo l’altro, li abbiamo estratti, catalogati e pubblicati sul sito. L’operazione ha fatto emergere decine di articoli, di ogni genere. Poi abbiamo iniziato a spargere la voce che eravamo alla ricerca di cose da poter mettere in prestito». Luca e Mirco De Savelli ripercorrono la genesi del loro inventario di oggetti.

«In poco tempo diverse persone, che come noi credono nella possibilità di una società più sostenibile, ci hanno aiutati regalandoci o mettendoci a disposizione moltissimi oggetti di ogni tipo: un soffiatore per il giardino, un fornello pizza party, un tagliaerba, delle ciaspole, un canotto, una bici, una chitarra, un trapano a colonna, una tenda da auto, di tutto e di più! Oggi abbiamo tagliato il traguardo dei 160 oggetti, e siamo sempre alla ricerca di nuovi contributi».

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