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Fossili da record dal Monte San Giorgio

I resti di cinque esemplari di ittiosauri sono rispuntati dalle cantine di musei di Zurigo, Milano e Tubinga
Archivio Tipress (immagine illustrativa)
Fonte ATS
Fossili da record dal Monte San Giorgio
I resti di cinque esemplari di ittiosauri sono rispuntati dalle cantine di musei di Zurigo, Milano e Tubinga
ZURIGO - Dai sotterranei dei musei di storia naturale di Zurigo, Milano e Tubinga (Germania) sono riemersi i fossili di cinque esemplari inediti di ittiosauri, antichi rettili acquatici dal muso lungo e stretto vissuti prima dei dinosauri, 240 milion...

ZURIGO - Dai sotterranei dei musei di storia naturale di Zurigo, Milano e Tubinga (Germania) sono riemersi i fossili di cinque esemplari inediti di ittiosauri, antichi rettili acquatici dal muso lungo e stretto vissuti prima dei dinosauri, 240 milioni di anni fa.

Appartenenti alla specie Besanosaurus leptorhynchus, arrivano tutti dal giacimento del Monte San Giorgio (in Ticino) e Besano (in Provincia di Varese), sito Unesco al confine tra Italia e Svizzera, e rappresentano diversi stadi di crescita: dal più giovane, lungo poco più di un metro, fino al più anziano di ben otto metri, un record tra i rettili marini predatori del Triassico medio.

La scoperta è pubblicata sulla rivista Peer J da un gruppo di scienziati internazionale coordinato da Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano.

«Ancora una volta, viste anche le restrizioni imposte dal Covid, la scoperta non è avvenuta sul terreno, bensì nei sotterranei dei musei e nei reparti radiologici degli ospedali, compreso l'Ospedale Maggiore di Milano», spiega Dal Sasso.

«Studiare questi fossili è stata una sfida, perché sono stati deformati dal tempo e dalla pressione delle rocce all'interno di strati di poche decine di millimetri. Grazie alle Tac e alla fotogrammetria, è stato possibile vedere le ossa nascoste o sovrapposte e ricostruire le scatole craniche in 3D».

«Il rostro lungo e sottile - aggiunge Gabriele Bindellini dell'Università Statale di Milano, primo autore dello studio - suggerisce che Besanosaurus si nutrisse di piccole prede veloci», antichi parenti dei calamari e piccoli pesci che catturava con rapidi movimenti della testa.

Paleontologists working in museum collections in Italy, Switzerland, and Germany have identified five additional specimens of a 240-million-year-old ichthyosaur named #Besanosaurus #leptorhynchus
Interview on PeerJ blog https://t.co/DBj2jKqwrR@LaStatale @IPaleoPAN @SMNStuttgart pic.twitter.com/3HuaSiq5Ms

— PeerJ Publishing (@thePeerJ)

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