«Non smettiamo di pensare positivo»

Un'azienda sceglie i paradisi tropicali per esorcizzare l'inferno in cui siamo ancora costretti
GIUBIASCO - Sono prima di tutto un’agenzia pubblicitaria, degli inventori di grafica, ma all’inizio della pandemia hanno capito, probabilmente prima di altri, che un materiale - il plexiglass - da loro massicciamente trattato per le insegne poteva mettere in sicurezza gli open space. «L’abbiamo fatto innanzitutto per salvare posti di lavoro. Ma ora c’è bisogno di recuperare fiducia per pianificare il futuro» afferma Thomas Bertinotti, direttore dello Studio B Image.
In questi giorni l’azienda ha così attirato l’attenzione pubblica con una campagna particolare perché poco o nulla commerciale. Nelle città ticinesi sono apparsi una settantina di manifesti che inneggiano alla positività (un termine da salvare vista la connotazione negativa che ha assunto con la pandemia). Una positività simboleggiata dalla foto di paradisi tropicali con l’invito a “non smettere di sognare” e di “pensare al futuro”. «L’obiettivo di fondo è quello di dare un messaggio di speranza proprio prima delle vacanze natalizie e al termine di un anno molto duro per tutti. È un’immagine semplice. Non è un pezzo di grafica. Ma ci interessava l’immediatezza» spiega Antonio Costa, art director del gruppo.




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