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CANTONESiamo secondi in Svizzera per numero di abitazioni sfitte

06.10.20 - 06:01
In tre anni è raddoppiato il numero di appartamenti vuoti. Eppure si continua a costruire. Perché?
Tipress
Siamo secondi in Svizzera per numero di abitazioni sfitte
In tre anni è raddoppiato il numero di appartamenti vuoti. Eppure si continua a costruire. Perché?
Le spiegazioni di Nicola Bagnovini, direttore della Società Svizzera Impresari Costruttore - Sezione Ticino.

Le abitazioni sfitte continuano ad aumentare. In Svizzera si contano attualmente 78'832 appartamenti vuoti. Rispetto solo a un anno fa il numero è cresciuto 3449 unità. Il Ticino è una delle regioni più colpite dal problema: 2.71% di appartamenti sono sfitti. Arriviamo subito dopo il Cantone di Soletta che detiene il record con il suo 3%. Un Ticino dunque pieno di case vuote. Eppure si continua a costruire. Non nasconde preoccupazione Nicola Bagnovini, direttore della Società Svizzera Impresari Costruttore - Sezione Ticino. 

«In effetti l’incremento del numero di abitazioni vuote continua ininterrotto da una decina d’anni. In Ticino, il tasso di sfitto registrato al 1° giugno 2020 è del 2.71% e se si pensa che soli tre anni fa si era attorno all’1.5% il trend è preoccupante. In questa speciale classifica, il nostro Cantone è secondo soltanto a Soletta con il 3.22% di sfitto».

Perché ci sono appartamenti sfitti e perché il loro numero continua a crescere?
«Gli appartamenti vuoti sono in aumento per diversi motivi. La popolazione residente è in diminuzione (in Ticino si assiste da tre anni ad un calo demografico) ed inoltre è pure diminuita l’immigrazione di quella fascia di popolazione in grado di accedere a edifici di alto standing, dunque appartamenti di qualità situati in posizioni di prestigio. In poche parole, l’offerta di abitazioni supera attualmente la domanda».

Che tipi di appartamenti sono quelli sfitti?
«Dai dati pubblicati dall’Ufficio federale di statistica si può dedurre che gli appartamenti sfitti sono aumentati un po’ in tutte le categorie, ad eccezione delle abitazioni con cinque locali. Questo
aspetto un po’ mi stupisce, considerata la struttura della famiglia “tipo”, non certo numerosa. Addirittura, il maggior aumento di sfitto riguarda le abitazioni da uno e due locali. Oltre
all’inevitabile sfitto “strutturale” da alcuni anni troviamo appartamenti vuoti anche in costruzioni nuove o riattate di recente».

In quali aree del Ticino si trovano maggiormente?
«Il problema tocca generalmente un po’ tutto il Ticino, con picchi in particolare in alcune parti del Mendrisiotto. La regione che sembra, almeno per il momento, meno toccata è il Bellinzonese e lo dimostra anche l’evoluzione delle domande di costruzione. Sarà per l’effetto del tunnel ferroviario del Monte Ceneri che sta avvicinando Bellinzona a Lugano oppure per una certa disponibilità di terreni edificabili a prezzi, tutto sommato, ancora accessibili».

Gli affitti in centro a Lugano e in altre zone rinomate sono molto alti, quanto pesano questi affitti alti nel fenomeno degli appartamenti sfitti?
«Secondo me, lo sfitto non è causato da affitti troppo elevati che, soprattutto nelle zone rinomate, difficilmente scendono o scenderanno in futuro. Gli inquilini o gli acquirenti facoltosi continueranno a prediligere le zone più prestigiose del Cantone. Gli appartamenti non sono tutti occupati semplicemente per il fatto che l’offerta supera la domanda. Gli appartamenti nuovi che vengono affittati o venduti, causano inevitabilmente un’abitazione datata che rimane vuota e che, al momento attuale, diventa difficile occupare. Il continuo allungarsi dei tempi di pubblicazione che riscontrano le società immobiliari per riuscire ad affittare nuovi appartamenti lo dimostra».

Se esistono appartamenti sfitti come si spiega il fatto che in Ticino e soprattutto a Lugano si continua a costruire immobili?
«Prima di tutto non bisogna dimenticare che il sogno di entrare in possesso della propria abitazione rimane vivo in molti ticinesi e, per coloro che hanno sufficienti risparmi, l’attuale periodo di tassi ipotecari ai minimi storici rappresenta uno stimolo importante per diventare proprietario. Vi sono poi importanti ambiti istituzionali (casse pensioni, assicurazioni, ecc.) che continuano ad investire nell’immobiliare (nonostante lo sfitto in aumento) anche perché le alternative al mattone sono meno sicure e spesso peggiori. Inoltre, tutti cercano di far fronte ai tassi d’interesse negativi».

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COMMENTI
 

Meck1970 3 anni fa su tio
Aumentate gli affitti .....

seo56 3 anni fa su tio
Più rispetto del territorio!

gooky 3 anni fa su tio
Bene
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