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CANTONEI giovani comunisti: "Difendiamo l’obiezione di coscienza"

13.03.20 - 08:41
Zeno Casella: "Il Servizio Civile è peggiorato e discrimina chi si rende utile senza indossare l'uniforme"
Tipress
Zeno Casella, membro del coordinamento della Gioventù comunista
Zeno Casella, membro del coordinamento della Gioventù comunista
I giovani comunisti: "Difendiamo l’obiezione di coscienza"
Zeno Casella: "Il Servizio Civile è peggiorato e discrimina chi si rende utile senza indossare l'uniforme"

BELLINZONA - Da sempre antimilitaristi, gli esponenti di Gioventù Comunista (GC) si sono riuniti sabato scorso in Assemblea per ribadire il loro no alla riforma del servizio civile - tema attualmente in discussione alle Camere federali - e sottolineare ancora una volta il pieno diritto all’obiezione di coscienza. Un diritto "conquistato e ottenuto dopo decenni di lotte pacifiste e antimilitariste". Zeno Casella, membro del coordinamento della GC ha messo in luce "come negli ultimi anni il Servizio Civile sia peggiorato e come questa riforma aumenterebbe ancora di più le discriminazioni nei confronti di chi si rende utile al nostro Paese senza indossare l’uniforme".

Il coordinatore Luca Frei, in relazione a ciò, ha fatto notare che l’esercito svizzero, tramite i suoi diretti legami con la NATO, "non rispetta la neutralità svizzera e, al contrario di quanto viene sempre detto, pone dei problemi persino dal punto di vista della sovranità nazionale".

La Gioventù Comunista ha fatto sapere dunque che continuerà a lottare per difendere il diritto all’obiezione di coscienza e invita i futuri coscritti a passare al Servizio civile direttamente dopo il reclutamento, senza attendere troppo tempo.

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