Così il calendario d’Avvento se ne va a spasso

Nel comune del Luganese la “tradizione” è stata salvata da alcune mamme. Ogni sera una famiglia diversa apre la propria finestra di casa, offre cibo ai vicini e gli regala uno show. Ecco foto e video
Nel comune del Luganese la “tradizione” è stata salvata da alcune mamme. Ogni sera una famiglia diversa apre la propria finestra di casa, offre cibo ai vicini e gli regala uno show. Ecco foto e video
MANNO - La “tradizione” va avanti ormai da una quindicina d’anni. A Manno, durante le sere di Avvento, le famiglie del posto, a turno e su candidatura spontanea, aprono le proprie finestre, come accade nel classico calendario che porta al Natale. E offrono cibo alla popolazione. «È un momento di grande condivisione – spiega Paola Dei Tos-Cattaneo, una delle coordinatrici –. Purtroppo questo rituale rischiava di sparire. Ma io e altre mamme ci siamo rimboccate le maniche per evitare questa alternativa».
Dalla raclette al pandoro – In effetti gestire il “dietro le quinte” sembra piuttosto impegnativo. I responsabili del progetto sono in ballo per 24 giorni, indipendentemente dal tempo meteorologico. In alcuni casi vengono coinvolte anche associazioni del posto e autorità. «Di certo c’è sempre qualcosa di buono da mangiare – sottolinea Nuno Pereira, uno dei residenti che si è messo a disposizione dell’iniziativa –. Offriamo di tutto ai nostri vicini. Dalla raclette al pandoro. Dalla grigliata alla minestrina. Dal the caldo al vin brulé».
Nuove conoscenze – Siamo agli scoccioli. A Manno nel pomeriggio di oggi (ore 17.30, presso la Sala Aragonite) è in programma la serata finale Tra chi ha fatto molto per il “calendario itinerante 2018” c’è pure Mary Elia. «Questa è una bellissima iniziativa. Serve per raggruppare le persone dei vari quartieri, anche quelle che non si conoscono ancora».
Voglia di sorprendere – A volte sono addirittura due o tre le famiglie che gestiscono una singola finestra. «Il concetto è quello di unione e di collaborazione reciproca - fa notare Dei-Tos-Cattaneo –. Non ci poniamo particolari vincoli. Di solito il “padrone di casa” fa di tutto per sorprendere in positivo gli ospiti. Io, ad esempio, ho inscenato uno show di Kangoo Jumps sulle note di “A natale puoi”». Varia anche l’affluenza. «Ci sono persone che frequentano solo alcune serate. Altre se le fanno tutte e ventiquattro».








