Alessia e Michele Blum hanno iniziato un anno fa la loro battaglia contro gli sprechi domestici. E li hanno ridotti di oltre il 60 per cento
NOVAGGIO - Spazzolini di bambù. Pasta fatta in casa. Pannolini lavabili. «Il detersivo per i pavimenti lo facciamo noi, con acqua e sapone». La casa di Alessia e Michele Blum a Novaggio potrebbe diventare una meta di pellegrinaggio per i ticinesi che, dal mese prossimo, dovranno pagare la tassa sul sacco. E anche per quelli che la pagano già.
60 per cento in meno - La giovane coppia malcantonese ha iniziato un anno fa un viaggio verso l'obiettivo-rifiuti zero. Finora, raccontano, sono riusciti «a ridurre i rifiuti almeno del 60 per cento» e il conto lo fanno a sacchi. Se la media è di uno ogni due-tre giorni, i Blum a riempirlo ci mettono due-tre settimane: «Spesso anche un mese intero, se non facciamo feste».
Il vademecum - Con tre figli a carico – di 2, 8 e 12 anni – è un'impresa da raccontare. Michele e Alessia hanno deciso di farlo con un blog (Taacblog.com) dove dispensano consigli e stratagemmi su come risparmiare denaro e spazzatura, giorno per giorno. Dai giocattoli in legno per i bambini – «più resistenti e rivendibili» – alla spesa “sfusa” alimentare e non: biscotti, pasta, riso, ma anche sapone e vino. Al supermercato i Blum ci vanno «solo per la carta igienica».
«Dev'essere sostenibile» - Come? Acqua e aceto al posto dei detersivi da pavimento; al posto degli assorbenti una coppetta di plastica che «costa 30 franchi e dura dieci anni». E poi i pannolini: «Sostituendo gli usa-e-getta con quelli lavabili, abbiamo risparmiato 8mila franchi su tre figli secondo i nostri calcoli». Per i cibo freschi si riforniscono da un vicino contadino: risparmiano benzina e pagano il latte un franco a litro, 60 centesimi a uovo. «Amiamo i prodotti di qualità e del territorio, non siamo vegetariani né a-sociali». La via dei Blum all'ecologia è «non farsi mancare nulla e non spendere di più – spiegano – altrimenti non ha senso».