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GRAVESANO

Per una siepe finiscono al Tribunale federale

I giudici di Losanna hanno messo fine a una vertenza che durava dal 2015
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Per una siepe finiscono al Tribunale federale
I giudici di Losanna hanno messo fine a una vertenza che durava dal 2015
GRAVESANO - Una lite tra vicini per il taglio di una siepe è riuscita a trascinarsi fino al Tribunale federale.  I comproprietari di un appartamento in un condominio sito a Gravesano, nel 2015 avevano segnalato al Municipio una serie di ...

GRAVESANO - Una lite tra vicini per il taglio di una siepe è riuscita a trascinarsi fino al Tribunale federale. 

I comproprietari di un appartamento in un condominio sito a Gravesano, nel 2015 avevano segnalato al Municipio una serie di comportamenti, da loro ritenuti scorretti e illeciti, da parte dei vicini. Il problema? La manutenzione dei giardini e, in particolare, il taglio di una siepe. 

Il Municipio, tuttavia, aveva risposto indicando che l'avvenuto taglio rispettava l'altezza massima prescritta dalle norme comunali. 

I ricorsi respinti - La risposta non era però andata giù ai comproprietari che hanno presentato al Consiglio di Stato un ricorso per «denegata e ritardata giustizia» nei confronti del Municipio. Ricorso, questo, respinto il 3 maggio 2017. Stesso responso, il 17 agosto 2018, arrivava dal Tribunale cantonale amministrativo. 

I costi per le pratiche - In relazione a solleciti presentati dai due comproprietari, il Municipio aveva di fatto già prodotto e inviato presso il loro domicilio, un rapporto di nove pagine e una copiosa documentazione. Che è costata ai due abitanti di Gravesano una tassa di cancelleria di 450 franchi. Se il Consiglio di Stato confermava la tassa, il Tribunale cantonale amministrativo, accogliendo parzialmente il ricorso, la riduceva a 130 franchi.

Il ricorso al Tribunale federale - Le decisioni prese dai diversi gradi di giudizio sopra citati non sono state accolte favorevolmente dai due comproprietari. Da qui l'istanza al Tribunale federale. 

I giudici losannesi, come prevedibile, non hanno ribaltato le sentenze precedenti. «La dichiarazione di inammissibilità di gravami non implica una parvenza di imparzialità», si legge nella sentenza.

In riferimento al taglio della siepe la Corte cantonale ha ritenuto che essa «non costituirebbe un'opera di cinta, per cui la relativa vertenza parrebbe rivestire una natura meramente civilistica. Ne ha correttamente concluso che non si potrebbe pertanto rimproverare al Municipio di essere rimasto inattivo in tale ambito, rilevato ch'esso è nondimeno intervenuto».

Conseguenza? Il ricorso dei due comproprietari è stato respinto. E loro carico ci sono anche le spese giudiziarie: 500 franchi.

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