Il Forum che si sta svolgendo in questi giorni vuole trovare soluzioni per sviluppare una regione importante anche per il nostro Paese. Tanti i politici presenti. Oggi arriva pure Cassis
LUGANO - Cercare soluzioni per promuovere il dialogo e lo sviluppo dell'area mediterranea. È questo l'obiettivo del Middle East Mediterranean Forum (MEM), che si tiene fino a domenica a Lugano.
Oggi, sabato, anche il consigliere federale ticinese Ignazio Cassis interverrà ad alcune tavole rotonde. Tavole rotonde - sorvegliate all'esterno da diversi agenti della polizia cantonale armati - che sono pure state frequentate da moltissimi altri politici nostrani: dal sindaco di Lugano Marco Borradori al Consigliere di Stato Manuele Bertoli. Ma non solo. Pure il presidente della Tunisia Beji Caid Essebsi ha voluto portare la propria esperienza in video conferenza.
E proprio di Tunisia parlerà oggi Cassis. Il consigliere federale analizzerà infatti la transizione democratica del Paese e converserà con i 150 giovani partecipanti del Forum provenienti da oltre 30 Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente.
Da anni il Dipartimento federale degli affari esteri è presente nell'area mediterranea e, in seguito alla "Primavera araba" del 2011, vi ha sensibilmente incrementato il proprio impegno. «È una regione di notevole importanza per la Svizzera sotto il profilo economico, culturale, della sicurezza e della politica migratoria».
Sempre oggi la segretaria di Stato Pascale Baeriswyl ha preso parte a una tavola rotonda assieme a Philippe Etienne, consigliere diplomatico del presidente francese Emmanuel Macron.
Il MEM Summit viene organizzato dall’Università della Svizzera italiana (USI), in collaborazione con il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE)