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Medicina, biologia, moda: qui la voglia di innovazione - e il bisogno di digitalizzazione - sono più forti. Non tutte le start-up, però diventano qualcosa di redditizio
LUGANO - Un'idea; un'intuizione. È così, nel modo più ovvio e banale, che nasce una start-up. Sulla carta, impresa semplicissima. Ma attenzione: «Molte persone, oggi, hanno idee geniali - mette in guardia Fiorenza Trento, fondazione Agire - ma non tutte le idee diventano business. Start-up è quell'idea che può crescere e trasformarsi in qualcosa di redditizio».
Insomma: non basta credersi dei Thomas Edison del nuovo millennio. Il lampo di genio deve portare innovazione, magari anche là dove qualcosa già esiste. L'ha capito bene il Ticino, che pullula di neo-imprese sempre più varie, attive in settori disparati, con maggiore prepotenza nella medicina, nella biologia e nella moda.
La modernizzazione è qualcosa che è possibile introdurre un po' ovunque, anche se è sempre più strettamente legata alla «digitalizzazione dei processi», conferma Trento, suggerendo di affidarsi a delle guide. Come la fondazione Agire, appunto, che si assume il compito di coordinare i vari "attori" che si occupano di start-up innovative, captando le necessità e indirizzandole verso i servizi disponibili nel cantone.
