Delusione svizzera, si spegne il sogno dei tifosi rossocrociati

A casa, in ufficio e nelle piazze i sentimenti sono condivisi: tristezza e rammarico per chi credeva nella possibilità di entrare nella storia raggiungendo i quarti
A casa, in ufficio e nelle piazze i sentimenti sono condivisi: tristezza e rammarico per chi credeva nella possibilità di entrare nella storia raggiungendo i quarti
LUGANO - Rabbia, delusione, amarezza. I tifosi della Nazionale svizzera condividono le stesse emozioni: il sogno è sfumato agli ottavi di finale e i rossocrociati, sconfitti dalla Svezia 1-0, tornano a casa senza raggiungere i tanto agognati quarti di finale.
Piazze affollate, la febbre che sale, e un primo tempo che ha fatto sperare. Poi il gol degli avversari. Nemmeno le spinte finali sono riuscite a ristabilire la parità. Peccato, perché la fame era tanta, soprattutto quella dei tifosi.
La delusione a fine partita è evidente sui volti degli spettatori, che fino alla fine ci hanno creduto. «Peccato» è il commento condiviso, tra chi ammette «fa male» e chi in tono un po' polemico aggiunge «era prevedibile». Rammarico espresso anche dal sindaco Borradori davanti al maxischermo di Piazza Manzoni: «Credo che la piazza che si sta svuotando racconti già la sua storia» commenta a fine partita.
Tra i tifosi c'è chi pensa che «comunque ci hanno messo il cuore» e chi invece bacchetta la Nati di essere stata «arrogante e presuntuosa». In ogni caso la prestazione contro la Svezia non è piaciuta a molti, che hanno definito il match «noiosissimo». Adesso c'è chi ha voglia di consolarsi «con grigliate e birra» godendosi le prossime partite e chi, invece, guarderà solo la finale, sperando nello spettacolo.








