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Cinque morti nell’acqua, per evitare altri drammi lanciata “Acque sicure”

Opuscoli informativi anche nella lingua dei migranti. Ecco come il Cantone intende evitare altri decessi in fiumi e laghi
Cinque morti nell’acqua, per evitare altri drammi lanciata “Acque sicure”
Archivio Tipress
Cinque morti nell’acqua, per evitare altri drammi lanciata “Acque sicure”
Opuscoli informativi anche nella lingua dei migranti. Ecco come il Cantone intende evitare altri decessi in fiumi e laghi
LUGANO - È ancora vivo in molti di noi il ricordo di Tristan Barette, il 38enne delle Gerre di Sotto (Locarno), che nel mese di maggio dello scorso anno ha perso la vita,  a Gordevio, in seguito a un incidente di canyoning. Era una delle ...

LUGANO - È ancora vivo in molti di noi il ricordo di Tristan Barette, il 38enne delle Gerre di Sotto (Locarno), che nel mese di maggio dello scorso anno ha perso la vita,  a Gordevio, in seguito a un incidente di canyoning. Era una delle cinque “vittime dell’acqua” di cui abbiamo riferito lo scorso anno. Due persone sono morte facendo il bagno nei fiumi, altre tre invece sono decedute  nei laghi. Un triste bilancio che quest’anno si spera di non ripetere. E per far sì che non accadano più simili tragedie il Cantone ha lanciato questa mattina una campagna di sensibilizzazione in pompa magna con la presenza di diverse autorità. Ad iniziare dal Consigliere di Stato Norman Gobbi, dal sindaco di Lugano, Marco Borradori, perfino il comandante della polizia cantonale, Matteo Cocchi, nonchè Boris Donda, Presidente della Commissione consultiva “Acque sicure”.

E proprio “Acque sicure” è il titolo della campagna  multilingue elaborata per l’imminente stagione estiva e che porrà dunque l’accento sul senso di responsabilità che ognuno di noi è sempre chiamato a dimostrare nei contesti acquatici. «Il rischio è infatti sempre dietro l’angolo, ed è fortemente legato al nostro comportamento» è stato spiegato questa mattina.

In tal senso è stata realizzata la produzione di una serie di video volti a mettere in luce le principali situazioni di rischio con cui bagnanti e sportivi possono trovarsi confrontati nei fiumi e nei laghi. Oltre ai tradizionali cartelloni pubblicitari – che compariranno in ogni parte del territorio ticinese e sulle principali linee del trasporto pubblico su gomma, durante tutta la stagione estiva – la campagna 2018 proporrà eventi per sensibilizzare la popolazione residente - bambini e genitori in primis - ma anche turisti e associazioni sportive.

I rinnovati opuscoli informativi – tradotti anche nelle principali lingue dei migranti - e altro materiale saranno distribuiti a tutti gli operatori turistici interessati, nei lidi, e in numerosi esercizi pubblici del Cantone. Saranno poi riproposti il servizio di pattugliamento giornaliero lungo i fiumi Maggia e Verzasca nei mesi di luglio e agosto, nella zona del Meriggio di Losone nei giorni festivi e il fine settimana e saltuariamente alla Foce del Cassarate . Sono inoltre Confermate anche l’attivazione di un’infoline delle officine idroelettriche a cui gli amanti del canyoning sono tenuti ad annunciarsi e la posa di una segnaletica specifica lungo i fiumi o le rive dei laghi in collaborazione con i Comuni in cui sono presenti rischi specifici.

L'incontro odierno ha avuto anche un momento commemorativo. In fondo al lago è stata infatti posata una targa realizzata da Fra Roberto Pasotti del Bigorio e benedetta da Fra Michele Ravetta. Alla posa, avvenuta a 20 metri di profondità, è seguito un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'acqua.

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