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«Limiti ad internet per i giocatori d’azzardo? Senza sarebbe peggio»

Lo psichiatra Tazio Carlevaro critica il referendum sulla nuova legge: «Mi pare autolesionista»
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«Limiti ad internet per i giocatori d’azzardo? Senza sarebbe peggio»
Lo psichiatra Tazio Carlevaro critica il referendum sulla nuova legge: «Mi pare autolesionista»
BELLINZONA - «Mi pare un referendum autolesionista». È questo il commento espresso sul referendum contro la nuova legge sui giochi d'azzardo - definito “paternalista” dal gruppo promotore, per la decisione di limitare&n...

BELLINZONA - «Mi pare un referendum autolesionista». È questo il commento espresso sul referendum contro la nuova legge sui giochi d'azzardo - definito “paternalista” dal gruppo promotore, per la decisione di limitare l’accessibilità di internet - espresso dallo psichiatra Tazio Carlevaro.

In una lettera aperta, il medico bellinzonese precisa di non essere «entusiasta» della nuova legge - che non tiene conto «di alcune esigenze di prevenzione del gioco patologico» - spiegando però che una legge senza alcun limite d’accesso alla rete «sarebbe di molto peggiore».

«Oggi esiste una tendenza sempre più forte che induce le persone a giocare d'azzardo in internet. E i gestori del gioco online sono tutti quanti domiciliati all'estero, nelle isole caraibiche più improbabili e a Malta. La legge svizzera prevede che i proventi del gioco d'azzardo vadano in gran parte all'AVS e a opere culturali. Compresi i proventi del gioco in internet. Ma se il gestore è domiciliato all'estero, i proventi andranno all'estero, non alle casse svizzere», conclude Carlevaro.

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