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LUGANOA Lugano i mercatini di Natale più tristi di sempre?

18.12.17 - 08:15
In via Nassa le bancarelle hanno ben poco da festeggiare. «Mai venduto così poco negli ultimi 20 anni»
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A Lugano i mercatini di Natale più tristi di sempre?
In via Nassa le bancarelle hanno ben poco da festeggiare. «Mai venduto così poco negli ultimi 20 anni»

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

LUGANO - Ci sono dei giorni in cui il signor Ronny, della bancarella “Arte Rorò” in via Nassa, non si ripaga «nemmeno i soldi della benzina per venire fin qui». Alle spese deve aggiungere poi 60 franchi al giorno di affitto al Municipio, e 8 franchi di posteggio (raddoppiati rispetto al 2016: un dettaglio che fa innervosire molti).

Bancarelle in rosso - I venditori ambulanti che nelle scorse settimane hanno riempito le postazioni predisposte dal Comune, nel centro storico di Lugano, sono tutti d'accordo: i mercatini di Natale quest'anno sono «i più tristi di sempre». I veterani confermano l'impressione di chi in via Nassa è arrivato da poco, come Ronny: «Per me è il secondo anno qui – racconta – ho rinnovato la merce, mantenuto i prezzi inalterati: ma le vendite sono crollate».

«Il confronto non regge» - Sina Venezia, che nella bancarella a fianco propone bigiotteria e abbigliamento, ribadisce: «Finora sono stati più i giorni “nì” di quelli positivi. Il confronto con il Natale 2016, che già non era stato granché, non regge. Speriamo nell'ultima settimana». 

Un mercatino troppo lungo? - La decisione del Municipio di estendere a un mese la durata dei mercatini non piace a molti. «Una volta duravano dal 19 al 24 dicembre e la gente rispondeva bene» ricorda un'esercente. «Trenta giorni sono troppo impegnativi. Il passaggio c'è ma la gente semplicemente tira dritto» osserva il titolare della bottega “Piccolo Atelier” di Bellinzona, che conferma: «Faccio i mercatini da 20 anni ed è andata sempre peggio. Questo è senz'altro l'anno peggiore di sempre».

«Colpa degli ambulanti» - Se le bancarelle piangono miseria e i clienti restano indifferenti, le “boutiques” griffate non fanno salti di gioia: «Apprezziamo lo sforzo della Città e siamo favorevoli ai mercantini, ma questo sembra più un suq di Tunisi, per il tipo di merce e per come è esposta» lamenta Mario Tamborini dell'Associazione via Nassa. «Non c'è da stupirsi se la gente è stufa. Nei negozi le vendite sono in linea con l'anno scorso: gli ambulanti forse dovrebbero farsi qualche domanda».  

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COMMENTI
 

dorje 6 anni fa su tio
A scanso di equivoci voglio anche precisare che sebbene le vendite siano sicuramente meno di quelle di alcuni anni fa, e sul perchè lascio commentare ai "professionisti del commento" di Tio... , sono abbastanza in linea con l'anno scorso. Sicuramente sono finiti i tempi in cui facevi salti di gioia, ma questo riguarda tutto il settore del commercio e non solo gli espositori ai mercati. Non commento invece dichiarazioni prive di ogni logica, quali quelle in cui si dice che sembriamo un "suq" tunisino, in quanto si commentano da sole... e chiunque passi al mercato natalizio di Lugano può vedere con i suoi occhi.

dorje 6 anni fa su tio
sono Valerio Acunzoli, espositore al mercato di Natale di Lugano e intervistato dal vostro giornalista. Mi sembra doveroso precisare che il signor Illarietti ha riportato dichiarazioni mie in maniera non corretta. Infatti non ho mai dichiarato di aver "protestato" per la collocazione in via Nassa, bensì di avere richiesto una collocazione più verso la Manor in quanto frequentata da giovani, dato che vendo vestiti underground e che ritengo che in via Nassa non circoli molto il mio range di clientela. Avevo anche aggiunto che però capisco gli organizzatori che devono gestire una novantina di stand. A questo aggiungo che al momento della fotografia il signor Illarietti mi ha chiesto esplicitamente di non sorridere, cosa che chi mi conosce sa che l'essere serio o triste mi viene innaturale, e questo la dice lunga sul taglio che il giornalista voleva già dare all'articolo. Infatti gli dissi di non fare un articolo polemico perchè la nostra non vuole e non voleva essere un'intervista polemica. A mio personalissimo parere nell'articolo ci sono diverse cose giuste, quale l'eccessiva lunghezza del mercato natalizio a Lugano, che favorisce l'immagine della città e meno noi espositori costretti a troppi giorni di lavoro con incassi che vengono "spalmati" nel lungo periodo, e anche inesattezze, come il biglietto per i posteggi che ormai da molti anni è sempre a 8 franchi e non è aumentato quest'anno. Se vogliamo discutere di come migliorare il mercato di Lugano possiamo farlo ma senza tentativi manipolatori e fornendo informazioni precise, altrimenti l'informazione scade nella disinformazione. Grazie

red 6 anni fa su tio
Risposta a dorje
Gentile Valerio, ci dispiace che l'articolo abbia suscitato il suo disappunto, e comprendiamo il suo desiderio di smorzare i toni. In generale, però, concorderà che l'intervista ha avuto una piega critica. Per quanto riguarda la fotografia, di norma cerchiamo di offrire ai lettori delle immagini coerenti con i contenuti degli articoli. Abbiamo scattato diverse foto in questo servizio (pubblicate sul 20 minuti, non su Tio.ch) in cui gli interlocutori hanno un'espressione neutra e tendente al serio, su nostra esplicita richiesta: il sorriso, per i commercianti ma non solo, è spontaneo e difficile da trattenere davanti a un obbiettivo, ma in questo caso sarebbe risultato incoerente. Per quanto riguarda l'informazione sull'aumento dei prezzi dei posteggi, si tratta in effetti di un'imprecisione, di cui ci scusiamo. L'aumento da 4 a 8 franchi è stato sì deciso dal Municipio, ma non nel 2017. Infine, per quanto riguarda il suo virgolettato, pubblicato anch'esso (per chi se lo fosse perso) non su Tio.ch ma sull'edizione di oggi del 20 minuti, in un box a margine dell'articolo, esso recita: «Quando mi hanno assegnato un posto in via Nassa, ho protestato. Non si addice alla mia merce. Ma il Municipio non ci sente». Si tratta evidentemente di un sunto, rispetto a quanto da lei più diffusamente illustrato nel suo post. Giudichi il lettore se la sintesi è azzeccata o meno, considerando anche i limiti di spazio che si impongono su un giornale come 20 minuti. Un cordiale saluto dalla Redazione di Tio/20minuti

nordico 6 anni fa su tio
Per quanto riguara gli acquisti il comportamento dei consumatori sta cambiando velocemente. Oggi per prima cosa l'acquirente cerca in internet i prodotti che gli interessano, poi va esaminare cosa offrono i negozi o i mercatini. Se la differenza di prezzo è elevata il commerciante locale ha già perso la battaglia, a meno che abbia argomenti validi da portare avanti. A questo punto la presenza dei venditori locali in internet diventa quasi obbligatoria. Questa è la strategia che diversi negozianti stanno tentando ma che i costi di un negozio fisico rendono difficile. In un futuro non lontano posso ipotizzare che sia il Comune stesso a sussidiare gli espositori dei mercatini in modo che questi possano vivere con un margine inferiore e diventare quindi più competitivi, idealmente con prodotti locali e di loro fabbricazione. Inoltre il Comune potrebbe pure mettere a disposizione dei mercatini un sito internet dove questi possono pubblicizzare la loro mercanzia. Vista la tendenza attuale del mercato, a medio-lungo termine potrebbe essere una strategia vincente.

saetta 6 anni fa su tio
Di mercatini ne è piena l'aria! Ogni paesino e ogni città ha il suo e la gente non può spendere ovunque! Una volta se volevi andare ai mercatini dovevi spostarti al nord,chiaramente lì sono più caratteristici, qui da noi invece in tanti posti sembra più una carnevalata!

clay 6 anni fa su tio
un paio di volte sono girato per il mercato del sabato a Bellinzona......tanta gente.....che passa e se ne va....in quel di Lugano non ci sono mai stato...ma al netto, mi sa che era meglio stare a casa al calduccio....con `sti freddi !!......pochi soldi...tante spese...ma chi ve lo fa fare !!

Mag 6 anni fa su tio
Una persona che conosco bene fa mercatini di Natale (ma anche quelli di eventi di paese) per pura passione come attività accessoria da oltre 20 anni. I suoi sono lavori artistici artigianali ticinesi doc. Fino a 15 anni fa tirava a casa durante l'anno diverse carte da mille. Ora continua a fare i mercatini ma non porta a casa neanche la metà. Quello che le ha notato oggi rispetto ad allora, è che quando le persone vedono il prezzo di un suo lavoro si spaventano e scappano come lepri davanti a un bracconiere. Questo prima non accadeva mai. Quindi il problema principale è un impoverimento del potere d'acquisto della classe media. La politica se ne sbatte altamente di questo in quanto per le loro tasche le cose sono addirittura migliorate rispetto a 15 anni fa. E' uno schifo!

Paolino13 6 anni fa su tio
fosse solo la cassa malati ad aumentare, ma forse non tutti sanno che che col 2018 aumenteranno anche la imposte per via dell'aumento delle stime immobiliari...si salvi chi puo' e chi non puo' che vada altrove a fare acquisti.....

Arciere 6 anni fa su tio
"Il 96 per cento degli svizzeri ordina almeno una volta all’anno merce in negozi online." (Comparis) / "nove persone su dieci fanno acquisti sul web" (Tio 15.11.2016) / "Lo shopping online spopola tra gli svizzeri: il 49% fa acquisti su internet" (laRegione 27.11.2017) Le cifre variano a seconda delle fonti ma si capisce l'andazzo. Aggiungiamo il Black Friday di fine novembre, apparso in Svizzera nel 2014. Aggiungiamo ancora la difficoltà a poter cambiare un articolo comprato a una bancarella una volta passate le feste e abbiamo forse una possibilità di spiegazione riguardo a questa diserzione. Forse c'è anche un cambiamento di abitudini, si regala più spesso elettronica, cellulari e gadget vari che la cuffia di lana alla boliviana o un tagliere per formaggi fatto a mano. E per i più pigri ma anche più pragmatici rimangono gli intramontabili e sempre benvenuti buoni regalo. Peccato per i venditori, che ce la mettono tutta, e soprattutto per un'animazione che rischia di scomparire, ma "c'est la vie"...

gadoal 6 anni fa su tio
Di tanto in tanto vado a Como a dare un'occhiata sotto le feste: il mercatino di Natale e' piccolino, ma onestamente ee' fatto molto meglio di quello di Lugano. Solitamente fanno un mercatino a tema (Sudtirolo, Val d'Aosta, Formaggio...) e non ci propinano le solite sciocchezze che troviamo tutto l'anno al mercato del sabato a Lugano. Non si respira il clima di Natale, perche che apre le bancarelle ti propone in salsa natalizia glii stessi prodotti di tutto l'anno (a parte alcune, rare eccezioni). Se il clima non e' quello giusto, la gente non sente l'euforia del Natale, e la gente non spende...logica del marketing e in generale dell'economia

Lore62 6 anni fa su tio
...60Fr.di affitto e come di consuetudine pure il parcheggio a 8Fr. gli fanno pagare hahaha....ma cosa andate a fare a Lugano???

tip75 6 anni fa su tio
logica conseguenza della nostra politica interna

navy 6 anni fa su tio
A forza di dare certezze e lavoro a chi non sta qui di casa non dobbiamo sorprenderci che gli affari vanno a rilento per non dire per niente! Anni fa, commesse e/o operatori erano locali. Si guadagnava il giusto e potevi permetterti qualche spesa. Oggi, anche presso i grossi distributori troppa gente che arriva da fuori e di lasciare 5 franchi in loco guai! Pertanto piantiamola di piangere e facciamo solo il "mea culpa, mea massima culpa". Lugano, per tanti ambiti commerciali, è MORTA. Al netto del discorso degli acquisti on line che, sicuramente, porta le sue insidie.

sedelin 6 anni fa su tio
tamburini: cafone con la puzza sotto il naso! forse non é mai nemmeno stato in tunisia, viste le sue sdegnose e false considerazioni. cmq io preferisco di gran lunga le colorate e artistiche bancarelle ai freddi negozi griffati di m....

Frankeat 6 anni fa su tio
La città di Lugano e il mercato hanno qualche problema relazionale. Basta vedere La Tristezza che esprime ormai da qualche anno il mercato del martedì e del venerdì. Cacciato dalla bella zona centrale e confinato in quel rettangolo di grigio asflato incastrato tra due strade, un posteggio di moto e una banca.

Gus 6 anni fa su tio
Se non si aumentano salari e pensioni e si aumenta solo la cassa malati è ovvio ch erestano meno soldi da spendere. E visto che i commercianti stanno sempre e solo dalla parte del capitale la conseguenza è logica: "Chi è causa del prorpio male pianga sè stesso". E ben gli sta!

lügan81 6 anni fa su tio
i costi per fare il mercatino sono esageratamente alti e per di piu bisogna pagare per tutto il periodo e non soltanto se si vuole fare un paio di giorni...
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