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GORDOLA

Il papà di Damiano: «Non perdiamo tempo con questo asino»

Disgusto e indignazione per il post di un giovane frontaliere che rievoca il caso Tamagni, definendo eroe uno degli assassini del ragazzo: «Spero che il suo datore di lavoro intervenga»
Il papà di Damiano: «Non perdiamo tempo con questo asino»
Disgusto e indignazione per il post di un giovane frontaliere che rievoca il caso Tamagni, definendo eroe uno degli assassini del ragazzo: «Spero che il suo datore di lavoro intervenga»
GORDOLA – «Non ho proprio parole. Si dice che raglio d'asino non arrivi in cielo. Ecco, forse noi non dovremmo perdere tempo con questo asino». Maurizio Tamagni, papà di Damiano, il ragazzo brutalmente ucciso a botte al carne...

GORDOLA – «Non ho proprio parole. Si dice che raglio d'asino non arrivi in cielo. Ecco, forse noi non dovremmo perdere tempo con questo asino». Maurizio Tamagni, papà di Damiano, il ragazzo brutalmente ucciso a botte al carnevale di Locarno nel 2008, è spaesato. Di fronte ha il post pubblicato su Facebook da un giovane frontaliere. In una banale discussione di calcio, definisce "eroe" uno degli assassini di Damiano. Sul web, nel frattempo, si è scatenata un'ondata di indignazione. 

Fuori luogo – Si parla dell'eliminazione dell'Italia dalla corsa ai Mondiali. Della Svizzera che, invece, si è qualificata. Si fanno battute sugli svizzeri "veri" e sui naturalizzati. Poi spunta l'idiozia. Assurda. Inconcepibile. «Io sto ancora godendo per l'eroe M.T. al carnevale di Locarno». Frase accompagnata da una penosa serie di smile. 

Azione legale – Oggi la Fondazione Tamagni ha deciso di prendere pubblicamente posizione sulla vicenda. E papà Maurizio ammette: «Si potrebbero valutare gli estremi per un'azione legale. Ma a cosa servirebbe? Questo giovane capirebbe veramente?» 

Una stupidaggine dopo l’altra – Domande lecite, visto il tenore delle sue pubblicazioni. Sentite questa: «Comunque ragazzi, festeggiate, io domani mattina entro in Svizzera a rubare ancora un po' di lavoro a qualche disoccupato svizzero». «Non vogliamo fare polemiche – puntualizza Maurizio Tamagni –. Io spero solo che il suo datore di lavoro intervenga in qualche modo».

Possibilità di replica – La redazione di Ticinonline/ 20 Minuti, nel frattempo, ha cercato di contattare il giovane autore del post, per consentirgli perlomeno di giustificarsi. Invano. 

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