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MONTECENERI«Ci sono entrati in garage e hanno rubato bici per oltre 10.000 franchi»

04.07.17 - 07:35
Quello verificatosi in una casa di Rivera è solo l'ultimo di una lunga serie di furti di cicloveicoli. La polizia: «Troppa fiducia nel prossimo»
«Ci sono entrati in garage e hanno rubato bici per oltre 10.000 franchi»
Quello verificatosi in una casa di Rivera è solo l'ultimo di una lunga serie di furti di cicloveicoli. La polizia: «Troppa fiducia nel prossimo»

RIVERA – «Sono entrati nel nostro garage. E se ne sono andati con le nostre biciclette. Avevano un valore complessivo di 10.400 franchi». La testimonianza è di una giovane di Rivera (Monteceneri), derubata a domicilio. Il furto di biciclette va sempre più "di moda" in Ticino. Nel 2016 le infrazioni sono state ben 1021, subendo un'impennata del 18% rispetto all'anno precedente. I mesi estivi sono, ovviamente, quelli più a rischio. «La crescita dei furti di biciclette – evidenzia Angelo Fieni, Commissario capo della Sezione reati contro il patrimonio della Polizia cantonale – è legata soprattutto all'aumento dei furti d'uso. Vale a dire la tipologia di furto per cui il veicolo viene rubato solo per fare uno spostamento e poi viene abbandonato da qualche parte».

Identikit – Il furto di bicicletta rappresenta ben l'87% dei 1173 furti di veicoli complessivamente segnalati alla Polizia cantonale. Nel caso di Monteceneri, grazie alle descrizioni di alcuni cittadini, la vittima è riuscita a ricostruire l'identikit di uno dei due autori del gesto. «È già partita la segnalazione in polizia – dice la diretta interessata –. Presto inoltrerò denuncia».

Verso l’est – Le tipologie di furto sono variegate. Fieni lo spiega bene. «C'è, ad esempio, il furto di biciclette nuove o di valore, commesso per rivendere il mezzo, magari su internet o nell'est Europa. Ad agire sono bande specializzate che caricano le biciclette su furgoni e le nascondono in depositi provvisori. Ma c'è anche il normale furto commesso per appropriarsi del mezzo e tenerselo per sé».

Veicoli abbandonati – Fieni torna poi sui furti d'uso. «Commessi da persone del posto. Quando una bicicletta viene poi notata, se esiste una denuncia, viene restituita al proprietario. Capita che i proprietari non facciano denuncia, magari perché si tratta di un veicolo vecchio o perché non si è in possesso di documenti che indicano il numero di telaio».

Chiarimenti – Non esiste una statistica numerica sulle biciclette ritrovate. «Ma viene unicamente censito il numero dei chiarimenti che si riferisce all'identificazione dell'autore del furto. Nel 2016 è accaduto nell' 1,7% delle occasioni, pari a 17 casi circa».

Leggerezza – Ma dove si sbaglia? E perché i ladri di biciclette, in un Ticino che si vanta di essere all'avanguardia nella prevenzione ai furti, continuano ad agire indisturbati? «In genere – commenta Fieni – la bicicletta è anche il mezzo meno protetto. A volte viene lasciata aperta, altre chiusa con catene e lucchetti facili da tagliare. Di biciclette se ne trovano facilmente in tutti i centri abitati e presso le stazioni di bus o treni. Perfino posteggiate sotto palazzi, all'esterno di scuole, case. Abbiamo troppa fiducia nel prossimo. Come per le nostre proprietà e abitazioni, più sono le precauzioni che adotteremo, meno saranno i furti ai nostri danni».

 

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