La Manor chiude e noi resistiamo. Come? «Orari d’apertura prolungati e cordialità»
La Manor chiude e noi resistiamo. Come? «Orari d’apertura prolungati e cordialità» Le attività a conduzione familiare a Viganello tengono duro e svelano tre segreti per salvarsi dalla crisi
Le attività a conduzione familiare a Viganello tengono duro e svelano tre segreti per salvarsi dalla crisi
LUGANO - «Orari d’apertura prolungati, prezzi onesti e soprattutto cordialità». È questa la ricetta segreta per resistere alla concorrenza dei grandi supermercati. Ce lo dice la titolare del negozio di alimentari Crai di Viganello, in via Emilio Rava, un’attività a conduzione familiare che esiste da venticinque anni e che continua a registrare un buon afflusso di clientela. E questo accade nello stesso quartiere luganese in cui dopo 27 anni il grande magazzino Manor sta per chiudere i battenti a causa di una costante diminuzione degli acquirenti. «Siamo aperti a orario continuato dalle 7 alle 21.30, la domenica dalle 10 alle 20» ci spiega ancora la titolare del negozio Crai, che assicura: «Non abbiamo soltanto clienti anziani, ma anche giovani, che arrivano in particolare nelle ore serali».
«Bastano le cifre piccole» - Sempre nei paraggi della Manor, troviamo il negozio Ai pini da Rosa, in vicolo dei Pini, specializzato in prodotti gastronomici italiani, spagnoli e portoghesi: «I grandi magazzini devono puntare alla cifra d’affari, noi ci arrangiamo con le cifre piccole» assicura il titolare Frascesco Casertano. In questo caso, l’attività - che esiste da quasi vent’anni - può contare in particolare sulla vendita dei prodotti gastronomici, «molto richiesti soprattutto durante questo periodo di festa». E anche al negozio Ai pini da Rosa si insiste sugli orari d’apertura: «Noi al mattino apriamo alle sei, quando passano gli operai per acquistare un panino per il pranzo».
«Teniamo duro» - Ci parla invece di «sopravvivenza» la titolare della Alimentari Codoni, in via del Sole a Pregassona ma a pochissimi passi da Viganello. «Si lavora pochissimo, ma teniamo duro». E anche in questo caso il target principale è quello degli operai: «Per loro apriamo alle 5.30» ci spiega la titolare, che aggiunge: «Comunque l’anno prossimo andrò in pensione».
