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Il successo di Salvatore Benvenuto e del suo progetto ecologico: «In cinque anni oltre 600.000 utenti, sogno più appoggio dalle istituzioni»
SEMENTINA - Chi l'avrebbe mai detto? Da un'idea in discarica, a Bellinzona, mentre un signore gettava un televisore, è nato un progetto europeo. Stenta ancora a crederci, Salvatore Benvenuto. Formatore per adulti, 51 anni, di Sementina, è il papà di "Te lo regalo, se vieni a prenderlo". È il 14 settembre del 2011, quando Benvenuto apre l'omonima pagina su Facebook. In un lustro, il fenomeno social esplode. «Oggi conta oltre 600.000 utenti – spiega Benvenuto –, 15.000 in Ticino. E abbiamo fatto scuola. Nel frattempo sono nate tante iniziative analoghe nel mondo».
Ecologia e solidarietà - Un concetto no profit. Il dono di oggetti che non si usano più. L'ecologia da una parte, la socialità e l'educazione dall'altra. Un'iniziativa ticinese, che dopo un inizio in sordina, è cresciuta di mese in mese. Quasi in maniera esagerata, secondo Benvenuto. «Abbiamo migliaia di richieste a settimana. Ho uno staff di una trentina di volontari, sparsi tra la Svizzera e l'Italia. Non ce la facciamo a stare dietro a tutto. Mi piacerebbe potere gratificare economicamente queste persone che collaborano con me e che si dannano l’anima per la causa. Con un piccolo compenso. Però mancano fondi».
Alla ricerca di sostegno - E i fondi Benvenuto li sta cercando bussando alle porte delle istituzioni. La sua equazione è semplice: un piccolo contributo da parte delle autorità in cambio dello smaltimento spontaneo della maggior parte dei rifiuti ingombranti. «Mi piacerebbe che ci fosse un po' più di sensibilità da parte dei grandi Comuni. A livello internazionale la nostra idea sta sensibilizzando anche il Parlamento europeo. Qui invece sindaci e amministrazioni non ci filano».
Economia della condivisione - Giocattoli per bambini, oggetti elettronici, mobili. Fino ad arrivare a barche, camper, persino automobili. «C'è gente che è riuscita a farsi un intero arredamento grazie a noi – sostiene –. Persone che hanno voluto ridare vita a oggetti che sarebbero morti. Non è un discorso di povertà. Bensì di socialità. Di cultura. Ci basiamo sull'economia della condivisione. Il popolo ci crede. L'autorità molto meno».
Rifiuti ingombranti - Parla con un pizzico di amarezza, Benvenuto. «Quello che facciamo fa bene alla natura e alla società. Ai giovani. Ma mi rendo conto che non genera profitto. E per questo, forse, finora non raccogliamo un sufficiente sostegno istituzionale. Eppure con la nostra idea risolveremmo il problema dei rifiuti ingombranti nella maggior parte dei Comuni. A Bellinzona lo scorso giugno abbiamo fatto un evento in discarica. Con un'affluenza incredibile. Siamo riusciti a regalare il 90% degli oggetti. Da parte del Comune di Bellinzona, però, nemmeno un ringraziamento».
Chilometro zero - Non molla, il papà di “Te lo regalo, se vieni a prenderlo”. Nonostante le delusioni e le porte che gli vengono sbattute in faccia. «Presto – annuncia – lanceremo l’applicazione per cellulari “Regalo Km zero”. Lo scopo è quello di migliorare i rapporti di vicinato. Un utente potrà sapere che a 20 metri da lui ci sarà un aspirapolvere disponibile. La mia sfida continua. E non getto la spugna».
