Sms sexy: ecco chi c'è dietro
Sms sexy: ecco chi c'è dietro Abbiamo provato a contattare l'autore. L'Acsi: «Difficile risalire ai responsabili. Nessuna tutela»
Abbiamo provato a contattare l'autore. L'Acsi: «Difficile risalire ai responsabili. Nessuna tutela»
BELLINZONA - Una vecchia fiamma del passato, che ritorna. Magari con Sms in cui mostra foto di sé in costume e con frasi tipo: «Ma sei ancora libero?» oppure «Spero che ti piaccio (sic) ancora». Se siete un single di media età la cosa potrebbe anche farvi piacere. Un po' meno, forse, sapere che dietro all'avvenente signorina si nasconde in realtà un 40enne come voi, seduto in un ufficio a Obfelden (Zurigo). Si chiama I.I., su Linkedin dice di lavorare presso una nota casa editrice per bambini ma l'azienda, contattata da tio.ch-20minuti, nega categoricamente. Abbiamo cercato per giorni di contattarlo: via email, al telefono, niente.
«Bombardato di sms» - Perché lo cercavamo? Perché il signor I.I. è l'autore (nel senso che ne è responsabile davanti alla legge) di centinaia di Sms come quello sopra descritto, inviati ad altrettanti utenti residenti in Ticino negli ultimi mesi. Avevamo segnalato il trucco a giugno. Gli invii non sono cessati. «Rispondendo all'Sms si scarica un servizio a pagamento, in pratica si diventa abbonati inconsapevoli di un sito di annunci erotici» spiega una vittima. «Disattivare il servizio non è semplice e il bombardamento può durare settimane». Dalla Polizia cantonale fanno sapere, però, che il Gruppo criminalità informatica non si è mai occupato del caso. «Ogni episodio va valutato singolarmente: è chiaro però che quando queste pratiche sono potenzialmente dannose per le persone o per il patrimonio, sono da considerarsi illegali».
«Poche tutele» - Il consiglio? «Essere diffidenti e non cliccare sugli sms degli sconosciuti. Il rischio è di restare impigliati in contratti da cui è difficile uscire» spiega Laura Regazzoni dell'Acsi. L'associazione dei consumatori avverte: «In base alla nostra esperienza, è difficilissimo intentare una causa in casi simili. I responsabili si trincerano dietro cavilli legali e inoltre risultano spesso introvabili». Proprio come il nostro I.I.
