Il Ticino ha la tassa sul sacco
I sacchi cantonali costeranno verosimilmente tra 1,10 e 1,30 franchi per 35 litri
BELLINZONA - Con 46 voti contro 39 e nessun astenuto, il Gran Consiglio ticinese ha approvato la tassa sul sacco a livello cantonale, approvando il rapporto di maggioranza di Giorgio Galusero. A decidere il costo del sacco sarà il Consiglio di Stato, verosimilmente si parlerà di 1,10-1,30 franchi per un sacco da 35 litri. La discussione, iniziata ieri sera, si è conclusa solo oggi. Da una parte vi erano la gran parte dei deputati Plr, Verdi e il Ps, che si sono schierati al fianco del consigliere di Stato Claudio Zali. Dall’altra Ppd, Lega e la Destra si sono opposti inneggiando alla difesa delle autonomie comunali e puntando il dito contro il «fetido balzello».
«La fatina dei denti?» - Il dibattito è stato molto acceso e si è ancor più infiammato quando ha preso la parola Claudio Zali che ha lanciato un attacco frontale in particolare a Lugano (tra i pochi comuni che non ha una tassa per lo smaltimento dei rifiuti, ne base ne sul sacco), definendo la città come «villaggio gallico in riva al Ceresio». Il ministro si è chiesto se a Lugano si pensi che «la fatina dei denti lascia il soldino per pagare i rifiuti? No, vengono pagati con le imposte». Ha inoltre aggiunto che per i contribuenti la tassa sul sacco avrà un impatto neutro, perché sgravando il gettito fiscale si potranno abbassare i moltiplicatori. E ha poi ricordato che mediamente i rifiuti costano 200 franchi all’anno per economia domestica, «sono 15 franchi al mese».
