Una casa contesa dietro l'omicidio

Tra il cognato e Nadia era in corso una diatriba abitativa
STABIO - La Procura tace. Ma il paese parla. Si fanno sempre più insistenti a Stabio le voci secondo cui tra Nadia e il cognato, arrestato settimana scorsa con l'accusa di omicidio, era in corso una diatriba di tipo ereditario. Al centro della disputa la casa di via Cava, dove la maestra di scuola abitava assieme alla madre. Quest'ultima, stando a informazioni raccolte da Tio.ch-20minuti, avrebbe iniziato i primi di ottobre i preparativi del trasloco. Per dove? La donna aveva trovato una sistemazione proprio a Rodero, il comune del Comasco dove è stato rinvenuto il cadavere. A fine settembre Nadia ha comunicato ad alcuni vicini la novità.
Un trattamento "preferenziale" che non sarebbe andato giù al resto della famiglia. L'intenzione di Nadia era di trasferirsi a breve nell'abitazione assieme al fidanzato, secondo quanto raccontato da quest'ultimo agli inquirenti. La stessa abitazione però (di proprietà della madre di Nadia) era rivendicata anche dalla famiglia del cognato, padre di un figlio di 5 anni. Proprio al compleanno del bambino, venerdì, avrebbero dovuto incontrarsi tutti i parenti. E mettere da parte i malumori. Ma è andata a finire diversamente.




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