Scopri l'abbigliamento nell'area alpina tremila anni fa
BELLINZONA - L’Ufficio dei beni culturali del Dipartimento del territorio in collaborazione con la Biblioteca cantonale di Bellinzona comunica che giovedì 12 maggio alle ore 18.30 presso la biblioteca si terrà la conferenza pubblica “Corpi fluttuanti e superfici sinuose - abbigliamento e ornamento in area alpina nel I millennio a.C.”.
Relatore d’eccezione sarà Luca Tori – direttore delle Collezioni archeologiche del Museo nazionale svizzero di Zurigo, che partendo da recenti scoperte in Ticino e utilizzando la documentazione archeologica nota, si soffermerà su significato, importanza e complessità dell’abbigliamento e dell’ornamento tra le società stanziate più di 2500 anni fa a ridosso della catena alpina.
L’abito, il vestito o il costume è una realtà complessa, molteplice e sfumata. Formato da più capi sovrapposti, è costituito da oggetti portati sul corpo, pelli e pellicce, tessuti d’origine vegetale e animale, copricapi, collane, cinture e bracciali. Molto più che una semplice protezione contro le intemperie, il vestito è un potente sistema di comunicazione non verbale e concorre a definire l’identità o meglio le identità del portatore: in esso possono esprimersi il sesso e il genere, l’età, lo status e il grado di parentela, le diverse circostanze della vita (lavoro; festa; matrimonio) e certe forme di ritualità. Mai uguale a se stesso, nasce, si sviluppa ed è abbandonato, con meccanismi e tempi differenti.




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