Cerca e trova immobili
LUGANO

La denuncia del Molino: "Venditore di rose picchiato dagli agenti"

Sarebbe accaduto il primo d'agosto, il Ministero Pubblico ha aperto un'inchiesta
Ti Press
La denuncia del Molino: "Venditore di rose picchiato dagli agenti"
Sarebbe accaduto il primo d'agosto, il Ministero Pubblico ha aperto un'inchiesta
LUGANO - Il fatto risalirebbe al primo agosto, quando un ragazzo pachistano venditore di rose sarebbe stato fermato da due agenti di polizia a Lugano e portato nel gabbiotto della stazione FFS della città. Gli agenti avrebbero poi picchiato il...

LUGANO - Il fatto risalirebbe al primo agosto, quando un ragazzo pachistano venditore di rose sarebbe stato fermato da due agenti di polizia a Lugano e portato nel gabbiotto della stazione FFS della città. Gli agenti avrebbero poi picchiato il venditore di rose, e i soldi (circa 140 euro) e le rose sarebbero stati confiscate dagli stessi.
A riportare i fatti è stato il CSOA, denunciando anche il fatto che ci sarebbero due referti medici che testimonierebbero il pestaggio: un timpano rotto e vari lividi sul corpo. Sempre secondo il Molino in questi giorni è stata inoltrata una denuncia "nei confronti di agenti della polizia comunale di Lugano" allo stesso ministero pubblico per "sequestro e rapimento, coazione, abuso di autorità, lesioni semplici e omissione di soccorso". Il Ministero Pubblico da noi contattato ha confermato l'apertura di un'inchiesta e dovrà ora ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE