La denuncia del Molino: "Venditore di rose picchiato dagli agenti"

Sarebbe accaduto il primo d'agosto, il Ministero Pubblico ha aperto un'inchiesta
LUGANO - Il fatto risalirebbe al primo agosto, quando un ragazzo pachistano venditore di rose sarebbe stato fermato da due agenti di polizia a Lugano e portato nel gabbiotto della stazione FFS della città. Gli agenti avrebbero poi picchiato il venditore di rose, e i soldi (circa 140 euro) e le rose sarebbero stati confiscate dagli stessi.
A riportare i fatti è stato il CSOA, denunciando anche il fatto che ci sarebbero due referti medici che testimonierebbero il pestaggio: un timpano rotto e vari lividi sul corpo. Sempre secondo il Molino in questi giorni è stata inoltrata una denuncia "nei confronti di agenti della polizia comunale di Lugano" allo stesso ministero pubblico per "sequestro e rapimento, coazione, abuso di autorità, lesioni semplici e omissione di soccorso". Il Ministero Pubblico da noi contattato ha confermato l'apertura di un'inchiesta e dovrà ora ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!