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BELLINZONAUltimo scontro per lo scandalo dei poliziotti corrotti

25.09.15 - 10:16
L'incredibile vicenda dell'ex ufficiale dell'antidroga Fausto Cattaneo è al capolinea: da lunedì sarà processato. E in aula ritroverà il suo amico-nemico Sergio Azzoni
Ultimo scontro per lo scandalo dei poliziotti corrotti
L'incredibile vicenda dell'ex ufficiale dell'antidroga Fausto Cattaneo è al capolinea: da lunedì sarà processato. E in aula ritroverà il suo amico-nemico Sergio Azzoni

BELLINZONA - "Questo regolamento di conti tra poliziotti è scandaloso. Tentare di incastrare un collega, manipolando i magistrati, è inconcepibile". A sostenerlo è l'avvocato Paolo Tamagni in un articolo pubblicato oggi sul portale romando 20minutes.

Lui è il difensore di Sergio Azzoni, l'ex ispettore della polizia federale che a cavallo tra gli anni '90 e gli anni 2000 venne inguaiato dalle pesantissime accuse di Fausto Cattaneo, oggi 71enne, il più celebre agente infiltrato svizzero, nonché suo ex collega nell'antidroga ticinese. Una serie di rivelazioni, o pseudo tali, raggruppate anche in un libro pubblicato dallo stesso Cattaneo nel 2001. Tra quelle pagine si dice apertamente che Azzoni avrebbe alimentato un traffico di cocaina, trasformandosi da agente in complice dei narcotrafficanti. Seguiranno anni burrascosi. Con l'arresto di Azzoni e la sua scarcerazione. Fino alle denunce contro Cattaneo. Che sfoceranno in una precisa decisione: Cattaneo a processo, con l'accusa di calunnia e sequestro di persona.

Alla sbarra - E infatti Cattaneo e Azzoni si ritroveranno di fronte da lunedì nell'aula del Tribunale penale federale di Bellinzona. Per l'ultimo scontro. Accanto a Cattaneo, alla sbarra, ci saranno C.H., 57enne ufficiale della polizia vodese, accusato anche di falsa testimonianza, e un brasiliano, ex informatore degli inquirenti. "La procedura contro Cattaneo - dice l'avvocato Tamagni - è durata 12 anni. Ho percepito delle resistenze verso gli inquirenti federali, in particolare da parte della polizia vodese".

La grande accusa - ll caso prende avvio nel 1991. L'ufficiale dell'antidroga ticinese Fausto Cattaneo chiede a più riprese il permesso di importare in Svizzera degli stupefacenti nell'ambito delle sue inchieste. Le autorità, appellandosi alla legislazione elvetica, rifiutano la sua richiesta. Nel 1992, durante un'operazione in Brasile, viene improvvisamente richiamato in Ticino e gli vengono tolte le sue funzioni. Una decisione presa, stando ai suoi colleghi ticinesi, a causa delle irregolarità da lui commesse durante la sua inchiesta sotto copertura in Brasile. Tra i suoi accusatori c'è anche Sergio Azzoni.

Sete di vendetta - Da qui, secondo alcuni inquirenti, nasce il desiderio di vendetta da parte di Fausto Cattaneo. E così con la complicità di C.H. dal 2001 Cattaneo avrebbe fatto di tutto per mettere in cattiva luce Azzoni e per farlo passare come un poliziotto corrotto. Al punto di manipolare delle testimonianze, di sollevare delle false accuse e di cercare di influenzare il Ministero pubblico.

Capolinea - L'11 settembre del 2003 Sergio Azzoni viene arrestato a Berna. Sarà liberato una settimana più tardi, dopo avere chiarito la sua posizione. E non appena scarcerato, inoltrerà la denuncia contro Cattaneo. Ora, a distanza di una vita, questa lunga storia fatta di minacce, droga, pistole e soldi sembra giunta al capolinea. 

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