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MANNOGenitori, occhio alla rete: “Ecco come proteggere i figli”

03.12.14 - 07:00
Un manuale aiuterà i genitori internauti
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Genitori, occhio alla rete: “Ecco come proteggere i figli”
Un manuale aiuterà i genitori internauti

MANNO - Mercoledì 10 dicembre alle 16, nella Sala Anfiteatro della Supsi a Manno, sarà presentato il libro intitolato Genitori nella Rete. Il tomo, scritto a sei mani da Gianni Cattaneo (avvocato), Ilario Lodi (responsabile Pro juventute) e Alessandro Trivilini (docente Supsi), vuole essere una manuale d’uso per spiegare ai genitori l’evoluzione in corso di Internet e le regole che lo governano. Chiediamo a uno degli autori, Alessandro Trivilini, di spiegarci l’idea di fondo della loro fatica letteraria.

Signor Trivilini, a chi è destinato il volume?

“Il libro è destinato a tutti i genitori interessati a conoscere meglio le nuove tecnologie ormai diffuse ovunque e in tutte le forme. A tutti coloro che hanno figli adolescenti (ma anche no) che non si staccano mai da Internet. Siamo di fronte a un grande cambiamento, in cui la tecnologia diventerà sempre più “indossabile” e per certi versi semi-invasiva, ecco perché un libro di questo tipo può aiutare a capire cosa sta succedendo”.

Quali rischi si corrono nel regalare dei supporti tecnologici a dei minori?

“Le nuove tecnologie offrono moltissime opportunità. Il problema è la scarsa consapevolezza delle loro potenzialità. I contenuti digitali che mi permettono di produrre sono scritti con un inchiostro prevalentemente indelebile. Bisogna aiutare le persone meno esperte a capire come gestire tutta questa tecnologia senza spaventarle e senza fare del terrorismo mediatico. La tecnologia di per sé è ancora “stupida”, a renderla intelligente o pericolosa è il tipo di utilizzo che ne facciamo. Le nuove generazioni hanno molta dimestichezza nell’uso ma scarsa esperienza, e questo spesso è un generatore di problemi sia per i giovani sia per gli adulti”.

In futuro si potrà fare a meno della tecnologia o quest’ultima prenderà il sopravvento sull’uomo?

“Abbiamo intrapreso una percorso in cui non c’è strada di ritorno. Nei prossimi anni Internet cambierà e condizionerà molto il modo di vivere delle persone, come detto pensiamo alla tecnologia da indossare e soprattutto a quella da “mangiare”. Avere delle tecnologie che ci aiutano a vivere meglio e magari a prevenire alcune spiacevoli situazioni è sicuramente molto utile, ma per farlo dobbiamo cambiare la nostra percezione nei suoi confronti. Dobbiamo soprattutto rivedere i parametri legati alla privacy dei nostri dati e alla nostra sicurezza informatica. C’è sempre un prezzo da pagare”.

L’opinione dell’avvocato Gianni Cattaneo:

Quali sono le principali violazioni commesse dai giovani internauti?

"Vediamo ogni genere di lesione dei diritti della personalità: dalla fotografia postata su Facebook senza consenso alle affermazioni di fatti lesivi per la reputazione. Per quanto riguarda il diritto penale, invece, i casi di diffamazione, calunnia e ingiuria sono in crescita, così come i reati contro la libertà personale (minaccia e coazione)".

Come reagire a questi fenomeni?

"Tramite la conoscenza e l’educazione. Anche la tecnologia può aiutare. A mio parere, occorre innanzitutto che i genitori acquisiscano le necessarie competenze informatiche, mediali e giuridiche, per essere poi in grado di dare delle regole chiare ai figli e di verificare che tali regole siano rispettate".

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