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RIVERAI 117 giorni di Matteo Cocchi

25.01.12 - 16:17
Il comandante della Polizia Cantonale: "Sta venendo meno il rispetto tra i cittadini e tra cittadini e polizia".
fvr/franjo
I 117 giorni di Matteo Cocchi
Il comandante della Polizia Cantonale: "Sta venendo meno il rispetto tra i cittadini e tra cittadini e polizia".

RIVERA - Sono 117 i giorni dall’entrata in funzione di Matteo Cocchi, il giovane comandante della Polizia Cantonale ticinese. Un dato simbolico preso come pretesto dalla Polizia Cantonale per un primo bilancio di attività.

“Per noi il 117 equivale al segnale di una richiesta d’aiuto – ha spiegato il Comandante presso l’Aula magna del Centro cantonale di istruzione della Protezione civile di Rivera -. Richiesta per la quale dobbiamo reagire celermente, con serietà”. Sicurezza garantita dagli agenti, uomini e donne, che Cocchi ha ringraziato: “sono loro che danno sicurezza al nostro Cantone”.

Più che sui meriti però il giovane Comandante si è voluto soffermare sugli obiettivi, a breve, ma soprattutto a medio termine, che la Polizia Cantonale si è prefissata. Cocchi, ricordando il consolidamento dell’effettivo con l’aumento di 27 agenti (per un totale di 642 unità), ha spiegato che “anche in seguito all’entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale, verrà assicurato lo svolgimento della scuola cantonale di Polizia a scadenza annuale”. Ma anche espresso la necessità del “rafforzamento degli effettivi” (soprattutto in Gendarmeria e Polizia Giudiziaria), constatando un “positivo interesse per la professione”, alla luce delle già numerose domande per la prossima scuola del 2013.

Una Polizia Cantonale che, come l’ha definita lo stesso Cocchi, appare un “cantiere costante”, non solo per il trasferimento da Camorino del reparto mobile del Sopraceneri, ma anche per i progetti di rinnovamento dal punto di vista della logistica. Come il Nuovo Comando, che dovrebbe permettere un “maggior controllo della condotta e la tempestività degli interventi”; oppure il nuovo centro di controllo del traffico pesante a Giornico.

Ma anche il nuovo sistema di comunicazione Polycom, progetto nazionale realizzato in collaborazione con vari enti di sicurezza, attivo approssimativamente da giugno del 2012, che migliorerà la comunicazione che da analogica diventerà digitale e cifrata, oltre che accessibile ad altri enti attivi nella sicurezza.

Per quanto riguarda poi la nuova “Legge cantonale sulla collaborazione tra la Polizia cantonale e le Polizie comunali”, Cocchi ha spiegato che il Cantone verrà suddiviso in 8 Regioni di Polizia, il tutto nell’ottica di “interventi celeri, professionali e interdipendenti”.  

Infine il comandante ha voluto puntare il dito contro il fenomeno della violenza contro gli agenti di polizia: “Il Ticino non è esente da situazioni di difficile gestione come questi – ha spiegato -. Da quando ho assunto questo incarico ho potuto constatare come stia venendo meno il rispetto tra i cittadini e tra cittadini e polizia”. La conferenza è stata anche l’occasione per le varie sezioni della Polizia di presentarsi.

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