La foto shock: "Il mio agnello fatto a pezzi dal lupo"

SOBRIO – Sabato mattina ha trovato uno dei suoi 112 agnelli sbranato brutalmente, in maniera feroce. Giulia Giugliemma, agricoltrice di montagna a Sobrio, in Leventina, è disperata. Anche perché all’appello mancano altre due bestie. Il sospetto è che nell’oscurità si stia muovendo un lupo. Da Cerentino, dove il lupo sta tenendo in scacco i contadini del posto, alla Leventina la tensione è la stessa. “Non è una novità che il lupo si aggiri dalle nostre parti, ovvio. Ma sembrava se ne fosse andato. Invece già due mesi fa si erano trovate delle tracce a Cavagnago, a circa due chilometri da qui. Sono ancora scioccata dopo avere visto il mio agnello in quello stato”.

Piccola rivolta - Sull’onda di quanto sta accadendo a Cerentino, in valle Rovana, si sta scatenando una sorta di rivolta collettiva da parte degli agricoltori di tutto il Ticino. Chi prima se ne stava zitto, adesso prende coraggio ed esce allo scoperto, esponendosi pubblicamente. Giulia Giugliemma è tra queste persone.  “Quelle ferite parlano chiaro. Guardate, quale altro animale potrebbe provocarle con tanta furia? Stiamo ancora aspettando gli esami del DNA ma personalmente ho pochi dubbi. È un lupo. E io mi chiedo perché lo si continui a proteggere in questo modo”. La contadina di Sobrio è in apprensione anche per il futuro della sua attività: “Io vivo di questo. L’agricoltura mi dà da mangiare. Non posso permettermi di perdere i miei animali così. E la stessa cosa non se la possono permettere gli altri contadini della zona. C’è preoccupazione, inutile nasconderlo”.