In mattinata a Bellinzona l'annuncio di Pelli: "Candidati competenti e interessanti per l'opinione pubblica"
BELLINZONA - Oltre all’uscente Laura Sadis nella lista anche i Gran Consiglieri Christian Vitta e Giacomo Garzoli, il vicesindaco di Monte Carasso Sergio Morisoli, proveniente da Idealiberale e Raffaele Tognacca, già presidente della sezione di Bellinzona del Plrt.
Ad annunciare i nomi è stato il presidente della commissione cerca, Fulvio Pelli, commissione costituita da Edo Bobbià, Riccardo Calastri, Gianpietro Ferrari, Krizia Genini, Olimpio Pini e Maristella Polli.
"Dopo un periodo difficile - ha spiegato Pelli - il Partito Liberale Radicale, con la nomina del nuovo presidente Walter Gianora, ha ritrovato una sua nuova unità, per ora fragile ma in via di consolidamento. A tale consolidamento doveva e deve servire anche la scelta della lista del Consiglio di Stato, preparata prioritariamente per permettere un sano confronto delle idee e dei progetti del nostro partito con quelle e quelli degli altri attivi sulla scena politica cantonale. Certo, come sempre nel sistema proporzionale, una lista di partito deve presentare degli interessanti confronti interni, per mobilitare i nostri, ma anche per attirare verso la nostra lista ed i suoi candidati elettori di altri partiti o che faranno la scelta di votare la lista senza intestazione".
La Commissione cerca ha convocato una trentina di persone, e alla fine è stata formulata la scelta con a disposizione otto nomi di possibili candidati. Infine la lista di questa mattina.
"Nostro obiettivo è stato fin dall’inizio quello di garantire alla lista due caratteristiche: le qualità personali dei prescelti, che tutti dovevano garantire e garantiscono la capacità di partecipare attivamente e produttivamente alle attività del nostro governo, e delle caratteristiche che li rendessero interessanti per ogni tipo di elettore e non soltanto per gli aderenti al Partito Liberale Radicale".
Le correnti interne - Come spiega Pelli, "ve ne sono attualmente tre che caratterizzano la scena politica liberale radicale, due rumorose ed una silenziosa. “Idea liberale”, che non è la corrente silenziosa, si è fatta sentire fin dall’inizio, lanciando fuori tempo un candidato, ma comunque privilegiando il lavoro “per” a quello “contro” il partito: lo abbiamo apprezzato. I radicali sono spesso stati impazienti, ma meno rumorosi del solito, anche se non silenti. Hanno dimostrato sostanziale fiducia nella commissione e li ringraziamo per questo. Entrambe queste due correnti non possono e non devono lamentarsi per il risultato, che - nel limite del possibile - ha tenuto conto dei loro desideri. Premiata è però soprattutto la corrente maggioritaria del partito, quella che chiamerò la “Grande corrente”, che presumo rappresenti oltre l’80% degli aderenti e che garantisce al partito il suo successo. E’ di questa “Grande corrente” che sia il Presidente Gianora che io stesso siamo fieri di far parte".