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LA RECENSIONEUno zombie buono quello di Bruce Labruce

06.08.10 - 11:00
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Uno zombie buono quello di Bruce Labruce

LOCARNO - Un film porno in versione soft per il pubblico del Festival. Forse una scelta basata più sulla paura del giudizio popolare che per motivazioni artistico-cinematografiche.

Una sala gremita e un orario, le 23:00, scelto dal direttore Père, che non si sono rivelati penalizzanti per L.A. Zombie di Bruce LaBruce, presente alla proiezione assieme all'attore porno Sagat e ai suoi produttori.

Sarà che il sesso fra due uomini crea ancora imbarazzo. Sarà che le scene erano un po' impacciate. Di fatto il film ha divertito la platea. Non sono mancate infatti le risate, in particolare durante le scene più spinte, o per la presenza scenica dello zombie François Sagat. La pellicola lascia un retrogusto difficile da identificare, enigmatico. C'è della sperimentazione mista a un che di ipnotico sulla falsa riga del Burton di  "Alice nel paese delle meraviglie".

Nel film non ci sono dialoghi, se non qualche "verso" ben interpretato da Sagat e molti "Fuck, fucking". A sostituire il parlato quindi una struttura ben costruita di musiche appositamente sviluppate da France De Griessen.

Tra le reazioni anche qualche spettatore disgustato o scandalizzato che ha abbandonato la sala nei primi minuti del film, ma una minoranza. Il montaggio della versione soft ha infatti accompagnato piacevolmente lo spettatore dentro scene sempre più spinte ed esplicite. Scelta questa azzeccata se si considera che il pubblico de "La Sala" ieri sera era estremamente eterogeno, sicuramente non composto esclusivamente da veterani e conoscitori del cinema porno gay o semplicemente del mondo omosessuale.

Tuttavia L.A. Zombie rimane un film porno, e come tale non ha una vera e propria struttura narrativa, ogni evanto è appositamente elaborato per concludersi con una scena di sesso. Osare con la versione integrale quindi, forse, avrebbe avuto più senso ai fini del discorso narrativo. C'è la trama, C'è lo svolgimento, ma manca la peripezia.

Ar.Gi.  e Da.Mi
 

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