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RICICLAGGIO: Arrestato Giovanni Pozzi, il "tesoriere" della N´drangheta amico di Moretti

Insieme all´avvocato ticinese Francesco Moretti avrebbe riciclato l´equivalente di almeno 60 milioni di franchi dal 1993 in poi.
RICICLAGGIO: Arrestato Giovanni Pozzi, il "tesoriere" della N´drangheta amico di Moretti
Insieme all´avvocato ticinese Francesco Moretti avrebbe riciclato l´equivalente di almeno 60 milioni di franchi dal 1993 in poi.
MILANO - Giovanni Pozzi, considerato il tesoriere della ´ndrangheta operante nella provincia di Milano e in alcune zone del Piemonte, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Milano. Insieme all´avvocato ticinese Francesco Moretti a...
MILANO - Giovanni Pozzi, considerato il tesoriere della ´ndrangheta operante nella provincia di Milano e in alcune zone del Piemonte, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Milano. Insieme all´avvocato ticinese Francesco Moretti avrebbe riciclato l´equivalente di almeno 60 milioni di franchi dal 1993 in poi.

Dell´arresto ha dato notizia stamane il Comando del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria della Lombardia. L´uomo, 51 anni, residente a Brunello (Varese), al termine di una lunga indagine condotta dal pubblico ministero varesino Agostino Abate, è risultato essere il "contatto" in Italia dell´avvocato Francesco Paolo Moretti, nato nel 1940, ticinese di adozione ma originario di Reggio Calabria, detenuto in Ticino dall´agosto 2000 con le accuse di corruzione, truffa ed estorsione.

L´operazione, riferisce la GdF, è nata da una rogatoria inoltrata all´inizio di quest´anno dalla Svizzera e finalizzata a ricostruire i flussi finanziari e i contatti in Italia dell´avvocato Moretti, accusato di poter influire sul rilascio di permessi di soggiorno in Ticino anche a diversi personaggi malavitosi. Fra questi personaggi risultano esserci Gerardo Cuomo e Francesco Prudentino, nomi emersi nell´ambito dell´indagine "Ticinogate" condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari. In quella circostanza, vennero sequestrati a Moretti quasi 12 milioni di franchi svizzeri, custoditi in un vero e proprio caveau ricavato nel suo studio di Vacallo.

Dall´esame della documentazione sequestrata dalle autorità svizzere è stato possibile ricostruire le attività dei due personaggi, che secondo le Fiamme Gialle hanno riciclato almeno 76 miliardi di lire dal 1993 a oggi, dei quali oltre 19 miliardi per conto del clan siciliano Caruana, trapiantato in Sud America, e oltre 57 miliardi del gruppo calabrese che fa capo ai clan Papalia e Sergi. Questi due clan, entrambi della Locride, erano emersi nel 1993 nell´indagine ´Sud-Nord´, all´epoca diretta dalla Procura della Repubblica di Milano e che portò all´arresto di circa 220 esponenti della criminalità organizzata calabrese in territorio lombardo.

Tra l´altro l´avvocato Moretti è emerso, al pari di Pozzi, anche nelle dichiarazioni del pentito della ´ndrangheta Saverio Morabito. Moretti, rileva la GdF, è padrino di battesimo della figlia del boss Francesco Sergi, attualmente detenuto a Cuneo in regime di carcere duro per traffico internazionale di stupefacenti. Quanto alle modalità del lavaggio dei soldi, parte delle somme riciclate veniva cambiata in dollari Usa e successivamente inviata dalle organizzazioni criminali in Sud America. In altri casi, secondo gli investigatori, lo stesso Moretti partiva dalla Svizzera con valigie piene di soldi di proprietà e si recava in Venezuela, dove il denaro veniva poi consegnato alla cosca di Alfonso Caruana, uno dei più grandi trafficanti mondiali di droga, attualmente detenuto in Canada.

SDA/ATS/RED

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