Lavoratori e Gabbani, accordo trovato
I cambiamenti in atto alla Gabbani di via Pessina hanno portato al licenziamento di alcuni collaboratori ed alla richiesta d'aiuto al sindacato OCST. Il dialogo tra le parti ha portato ad un accordo
LUGANO – La ditta Gabbani in via Pessina attraversa in questi mesi una “ristrutturazione organizzativa determinata dalla necessità di adeguare il proprio organico sia alle esigenze dell'attuale situazione economica e turistica, sia -e soprattutto- a quelle del previsto, parziale spostamento dei locali di vendita” scrive oggi il sindacato OCST.
La ristrutturazione ha dato origine ad una vertenza sindacale, aperta da OCST su mandato conferitole da una parte del personale dimesso. “La ditta Gabbani ha espresso la propria disponibilità alla elaborazione di un piano sociale, destinato a mitigare le conseguenze degli obbligati licenziamenti intervenuti, soprattutto nei riguardi di lavoratori che hanno prestato più anni di servizio e che possono trovare difficoltà nella ricerca di una nuova occupazione” si legge nel comunicato diramato dal sindacato il quale rivela in seguito che “la ditta ha provveduto ad ovviare ai casi particolarmente significativi dal profilo sociale”.
Gabbani si è poi dichiarata disposta, qualora si trovasse in futuro nella possibilità di operare assunzioni nello stesso ambito lavorativo, a dare la precedenza a collaboratori che sono stati toccati dal processo di ristrutturazione. L’OCST rivela inoltre l’accordo stipulato con la ditta di “intrattenere un costante rapporto di dialogo e di collaborazione, finalizzato a creare un buon clima di lavoro ed a rilanciare l'attività del negozio Gabbani nei nuovi comparti di vendita prossimi all'apertura”. Questi troveranno posto all'interno dell'edificio già Albergo Ticino sito in Piazza Cioccaro nell'immeditata vicinanza delle sede tradizionale, dove sarà creato anche un punto di ristoro. Nel nuovo stabile troverà spazio la vendita di pane, vini, frutta e formaggi, mentre la salumeria, la macelleria e la gastronomia rimarranno nella sede storica di Via Pessina.
Foto apertura (archivio): Ti-Press Francesca Agosta
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