Rom nella vecchia masseria, le immagini del degrado

Giacigli di fortuna, condizioni igieniche estremamente precarie. Le immagini del rifugio di due rumeni a Lugano
Giacigli di fortuna, condizioni igieniche estremamente precarie. Le immagini del rifugio di due rumeni a Lugano
LUGANO - Non siamo nella periferia di Milano o di Roma, ma nella Lugano delle banche e dei grandi hotel. La scoperta della polizia della Città dei giorni scorsi, mette alla luce una realtà che si pensava fosse esclusiva delle periferie delle metropoli italiane.
Sarebbero stati in 7 i rumeni scoperti dalla polizia locale che, secondo il domenicale leghista "Mattino della Domenica", avevano occupato abusivamente un casolare abbandonato nella masseria di Cornaredo.
Abbattute baracche nel Milanese - La notizia non ha trovato, finora, grande spazio mediatico in Ticino, anche se può risultare molto analoga a quelle che circolano in Italia. A Milano l'ultimo sgombero di insediamenti abusivi di rumeni risale al 23 luglio. Sono state 15 le baracche abbattute e 11 le persone trovate sul posto. Al via la bonifica e la messa in sicurezza della zona, posta sotto l'area di un ponte autostradale.
Questa mattina siamo andati al casolare per renderci conto della situazione in cui vivevano le 7 persone. Le fotografie parlano da sole. Giacigli di cartone, mozzarelle avariate, indumenti sparsi per terra, condizioni igieniche estremamente precarie.
Due e non sette i rumeni fermati - Dalla polizia di Lugano viene in tutti i casi smentito il fermo di sette persone. Sarebbero soltanto due gli uomini fermati, tra l'altro non nel casolare, provenienti da un campo nomadi del torinese e, probabilmente a Lugano per chiedere l'elemosina.








