BERNA - Il Partito socialista è in collera con l'UBS, ma soprattutto con il Consiglio federale e con la piazza finanziaria svizzera in generale. Questa vertenza con gli Stati Uniti dev'essere l'occasione per ripensare il segreto bancario, ha dichiarato oggi a Berna il presidente del partito Christian Levrat.
L'atteggiamento e le pressioni esercitate dagli americani sono "inaccettabili", dato che minano i principi dello Stato di diritto. "L'errore principale risiede nella nostra definizione del segreto bancario", ha aggiunto Levrat. A suo modo di vedere, occorre sopprimere la differenza fatta dalla Svizzera tra evasione e frode fiscale e rafforzare la collaborazione con le autorità straniere.
Il consigliere nazionale Levrat ha detto d'essere nel contempo arrabbiato con l'UBS e preoccupato per la maggiore banca elvetica. Egli se l'è presa anche con il sistema bancario elvetico. "Il Consiglio federale e la piazza finanziaria si sono trincerati dietro il segreto bancario come se fosse una vacca sacra. Oggi paghiamo lo scotto della loro testardaggine e leggerezza", ha esclamato Christian Levrat.
Per il socialista friburghese, è chiaro che i cittadini svizzeri debbano essere protetti. A suo avviso, è tuttavia "escluso di aiutare filibustieri stranieri a eludere il fisco". Levrat ha infine deplorato gli effetti negativi di questa vicenda nella vertenza fiscale tra Berna e l'Unione europea (Ue). "È un chiaro segnale - ha concluso - che la Svizzera è ricattabile".
Foto d'apertura: Keystone / Peter Schneider