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SVIZZERA/STATI UNITIFINMA e UBS confermano l'accordo per evitare il procedimento penale

19.02.09 - 11:19
FINMA e UBS confermano l'accordo per evitare il procedimento penale

BERNA - L'autorità federale dei mercati finanziari (FINMA) e l'UBS - che esprime "sincero rammarico" - hanno confermato l'accordo raggiunto con le autorità americane per regolare la vertenza fiscale. Da parte sua la FINMA saluta l'intesa, che ha permesso di evitare l'apertura negli USA di un procedimento penale formale dalle conseguenze drammatiche per la banca.

Per evitare le conseguenze di una simile causa per UBS e il sistema finanziario svizzero la FINMA ha ordinato alla banca di trasmettere immediatamente i dati di un numero limitato di clienti alle autorità americane, si legge in una nota diffusa nella notte. Questi dati sono anche al centro della richiesta di assistenza amministrativa pendente presso l'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) e che le autorità ritireranno in seguito all'accordo raggiunto con il ministero della giustizia americano e l'autorità statunitense di sorveglianza delle Borse SEC.

La misura adottata dalla FINMA si basa sugli articoli 25 e 26 della legge sulle banche e serve a garantire gli interessi dei creditori e degli investitori di UBS nonché della stabilità del sistema finanziario svizzero, afferma la FINMA.

In un'inchiesta condotta tra maggio e dicembre 2008 dalla Commissione federale delle banche (CFB), i cui risultati sono stati resi noti stanotte dalla FINMA, sono state constatate "gravi violazioni di disposizioni della legge svizzera sulle banche da parte di singoli collaboratori" di UBS che hanno aiutato cittadini americani ad evadere il fisco.

I vertici operativi di UBS non erano tuttavia a conoscenza delle "attività fraudolente a danno delle autorità fiscali americane", si afferma nel rapporto della CFB. Quest'ultima punta pure il dito contro le "gravi lacune riguardanti la gestione dei rischi giuridici nelle relazioni d'affari con clienti americani".

La FINMA, subentrata ala CFB il primo gennaio scorso, vieta a UBS di continuare a fare affari transfrontalieri con clienti privati residenti negli Stati Uniti. L'istituto aveva già annunciato la scosra estate di voler abbandonare queste attività. La FINMA impone inoltre alla banca di rafforzare i sistemi di controllo dei rischi giuridici e di reputazione a livello globale.

UBS promette di introdurre un sistema di controllo interno. "È evidente che abbiamo commesso degli errori", afferma il CEO Marcel Rohner citato in una nota della banca. "Rafforzeremo il settore della compliance (...) e ci impegneremo a rispettare tutte le leggi e disposizioni in ogni paese in cui siamo attivi". Da parte sua il presidente del consiglio d'amministrazione Peter Kurer esprime il suo "sincero rammarico" per le mancanze nella gestione delle attività transfrontaliere con gli USA. La banca vuole applicare al più presto l'intesa raggiunta. I costi dell'accordo extragiudiziale saranno inseriti interamente nei conti 2008, le cui cifre saranno adeguate.

 

ats

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