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In Ticino nasce un nuovo movimento giovanile

"Realtà Giovanili Ticino" ha raccolto le testimonianze dei giovani ticinesi e inoltrato una petizione che chiede più spazi aggregativi
Realtà Giovanili Ticino
Fonte Red
In Ticino nasce un nuovo movimento giovanile
"Realtà Giovanili Ticino" ha raccolto le testimonianze dei giovani ticinesi e inoltrato una petizione che chiede più spazi aggregativi
BELLINZONA - Il neonato movimento "Realtà Giovanili Ticino" ha raccolto una serie di testimonianze sul territorio, chiedendo ai giovani ticinesi di esprimersi su temi legati alla socialità, alla salute mentale, agli abusi sessuali e ai trasporti. ...

BELLINZONA - Il neonato movimento "Realtà Giovanili Ticino" ha raccolto una serie di testimonianze sul territorio, chiedendo ai giovani ticinesi di esprimersi su temi legati alla socialità, alla salute mentale, agli abusi sessuali e ai trasporti.

Tramite sondaggio, il movimento ha raccolto la voce di chi, da tempo, contesta la mancanza di spazi in cui potersi esprimere liberamente, socializzare e dare sfogo alla propria creatività. I risultati indicano chiaramente che in Ticino «la nuova generazione ha paura per il futuro, ha paura di non trovare un posto di lavoro, è molto preoccupata per la diffusione di una salute mentale sempre più precaria», si legge nel comunicato del movimento.  

Molte le testimonianze raccolte: «Uno studente su cinque soffre di ansia grave a causa della scuola, uno su tre presenta sintomi depressivi, la premeditazione e i tentativi di suicidio sono in aumento. Questi dati impietosi raccontano una storia che spesso passa in sordina o viene archiviata con epiteti quali "lazzaroni" oppure "quand’ero giovane…". La realtà è lapalissiana: i giovani stanno soffrendo e poco viene fatto per accorrere in loro aiuto», afferma Alessio Bontempi, studente presso la Scuola cantonale di commercio di Bellinzona.

E ancora: «Ormai da anni tra i giovani si discute della mancanza di un cosiddetto “terzo posto”, cioè uno spazio in cui, dopo la casa e il luogo di lavoro/scuola, possano incontrarsi per svagarsi e creare ricordi. Purtroppo la carenza di questi spazi d’incontro innesca nella generazione una costante ricerca di un modo diverso per socializzare; i giovani si sentono infatti limitati per quel che riguarda le loro opzioni di intrattenimento nella vita reale», dicono Ambra Stoppini e Jessica Huidan del Liceo di Locarno

Per far fronte a una situazione sempre più precaria, il movimento ha dunque lanciato una petizione, in cui pone sul tavolo del Gran Consiglio e del Consiglio le seguenti richieste:

    • Offrire uno spazio coperto adatto alle esigenze, flessibile, gratuito e gestito autonomamente da giovani in ogni distretto ticinese. Chiediamo per questo una mappatura degli stabili idonei per ospitare questi spazi e la loro messa a disposizione.
    • Dedicare risorse e sforzi per adattare (o creare) spazi pubblici all’aperto alle esigenze delle giovani generazioni, gratuiti e accessibili, sicuri e inclusivi, che offrano opportunità per attività culturali, sportive e sociali.
    • Mettere a disposizione (con intervento dei comuni) provvisoriamente anche spazi privati non occupati o dismessi fino al loro riutilizzo.
    • Sostenere finanziariamente le iniziative volte a rendere più viva e giovanile la nostra regione, promuovendo progetti innovativi e sostenibili negli spazi pubblici e comunitari.
    • Dedicare più spazi alla cultura alternativa e indipendente a disposizione anche della popolazione più giovane.

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