Con una moto elettrica dal Ticino alla conquista del mondo

Una moto elettrica per freestyle o down hill. A produrla per il mercato mondiale una ditta di Paradiso, la Quantya, che sta pensando di introdurla in quello ticinese. Un esempio di utilizzo da noi potrebbe essere quello di impiegare, durante i mesi estivi, gli spazi in cui d’inverno si scia. Una possibilità non priva di ostacoli. Tutto dipende dall’accordo del Governo, che il direttore di Quantya Claudio Dick spera di ottenere, nonostante il Cantone abbia fatto orecchie da mercante quando si è trattato di d
Una moto elettrica per freestyle o down hill. A produrla per il mercato mondiale una ditta di Paradiso, la Quantya, che sta pensando di introdurla in quello ticinese. Un esempio di utilizzo da noi potrebbe essere quello di impiegare, durante i mesi estivi, gli spazi in cui d’inverno si scia. Una possibilità non priva di ostacoli. Tutto dipende dall’accordo del Governo, che il direttore di Quantya Claudio Dick spera di ottenere, nonostante il Cantone abbia fatto orecchie da mercante quando si è trattato di d
PARADISO - Una piccola impresa luganese si fa largo sulla scena mondiale delle moto ecologiche. Si tratta di Quantya che dall’aprile del 2006 produce motoveicoli a batteria sulle rive del Ceresio. La produzione della Quantya FMX è stata avviata, ci spiega il direttore Claudio Dick, dopo due anni di ricerca e sviluppo durante i quali sono stati realizzati due prototipi. Dopo alcuni test, Dick e la sua equipe hanno deciso di creare una moto sportiva, per freestyle o escursioni, ma che funzionasse grazie ad una batteria elettrica.
Per la moto una batteria come quella del telefonino
Ed è proprio la batteria l’innovazione più significativa che ha permesso all’azienda di Paradiso di lanciare sul mercato mondiale il proprio prodotto. Sul mercato infatti, non esistevano degli accumulatori idonei per potenza e per durata. Quindi Dick, grazie all’aiuto di un ingegnere svizzero ha sviluppato una batteria ai polimeri di litio che permette alla moto di avere una prestazione notevole. In pratica si tratta di una batteria simile a quella dei telefonini ma più grande. Oggi grazie a questa innovazione, la moto può fare un escursione nel bosco per due o tre ore con prestazioni simili a quelle di una moto a benzina.
Quantya alla conquista del mercato europeo e americano
Per il momento l’azienda è ancora piccola e la produzione in serie prenderà il via solo a febbraio. Ciononostante la moto si è già fatta conoscere un po’ in tutta Europa, in particolare nei paesi nordici, dove vi è una maggiore richiesta, e anche negli Stati Uniti. Claudio Dick infatti ci ha rivelato che per il solo mercato californiano hanno già ricevuto 250 ordini., mentre in Europa gli ordini hanno raggiunto le 600 unità.
E il mercato elvetico? Dick ci ha spiegato di aver lasciato il Ticino e la Svizzera per ultimo, sia perché non ha avuto il tempo di gestire questo mercato, data la forte domanda degli altri e un po’ anche perché per il momento la Svizzera non è molto ricettiva. Ma le cose cominciano a muoversi. L’appuntamento ufficiale per la presentazione della moto in Svizzera è allo Swiss moto di Zurigo che si terrà a febbraio.
E il Ticino?
“Per quel riguarda più specificamente il Ticino invece”, ci spiega ancora Claudio Dick, “siamo cauti perché il ticinese è più difficile da convincere quando si tratta di comprare un prodotto nuovo, in questo caso, secondo me, anche di più dato che la novità arriva proprio da casa nostra”. Secondo Dick la diffidenza nasce da un immediato e naturale confronto con quello che sono le prestazioni di una moto simile ma con un motore a benzina: quest’ultima ha più autonomia e costa un po’ meno. Ma, sostiene Dick, lo scopo delle sue moto è quello di offrire un veicolo da usare dove quelli a benzina sono proibiti oppure di dare un’alternativa ecologica per gli spostamenti quotidiani.
La moto elettrica da usare in piste indoor o outdoor
Il confronto con una moto a benzina secondo Dick non ha molto senso in questo caso. Questo perché una moto come quella prodotta da Quantya è pensata per essere utilizzata per il freestyle o il down hill in luoghi dove non si può praticare questo sport con una moto a benzina, come in Svizzera. Nel nostro paese non è possibile ottenere un permesso per aprire piste indoor o outdoor per veicoli a benzina. Per moto elettriche invece potrebbe essere possibile. La Quantya sta già trattando per aprire delle aree del genere a Zurigo e a Losanna. In Germania nel 2008 la ditta aprirà 30 parchi dove l’utente potrà noleggiare la moto e praticare questo sport.
Per il Ticino un progetto da sottoporre al Governo
Per quel che riguarda il Ticino invece, Dick non si è ancora mosso ma intende farlo l’estate prossima, proponendo al Cantone di utilizzare le aree in cui d’inverno si scia per il down hill con moto elettriche. Claudio Dick si augura che il Cantone mostri interesse per questa proposta, almeno un po’ di più rispetto a quello mostrato nei confronti del progetto per il quale, si rammarica Dick, “non abbiamo avuto nessun tipo di aiuto. All’inizio eravamo troppo giovani e innovativi e quando finalmente siamo partiti ci hanno detto che eravamo già partiti. Ci siamo dovuti arrangiare con mezzi propri e abbiamo fatto molti sacrifici”.






