Il Governo chiede 500'000 franchi per la Fondazione Casa Faro
La Fondazione Casa Faro, costituita nel 1996 gestisce una piccola comunità familiare che accoglie persone affette da sindrome da immunodeficienza acquisita (Hiv), e da altre patologie correlate, quali l'epatite C e/o da patologie oncologiche.
L'attuale sistemazione in un appartamento a Cevio, con tre residenti, è risultata troppo esigua per rispondere al fabbisogno stimato in 6/9 persone che necessitano di un soggiorno alternativo al ricovero in ospedale.
Questa stima, confermata dagli operatori che intervengono nei settori specifici è pure suffragata dai dati forniti dall'Ufficio federale della sanità pubblica che quantifica per il Ticino la presenza di circa 700 persone affette da HIV, di cui oltre un centinaio con AIDS conclamata.
Per quest'iniziativa si propone la concessione di un contributo, a fondo perso, di franchi 500'000.-, quale partecipazione del Cantone alla spesa complessiva di franchi 1'070'000.- (950'000.- per l'acquisto e 120'000.- per la trasformazione). Il finanziamento sarà completato con un contributo federale dell'Ufficio assicurazione invalidità, pari a franchi 240'000.-. La rimanenza sarà coperta con l'azione di raccolta fondi messa in atto dalla stessa Fondazione.
L'iniziativa rientra nel programma settoriale 2004/2006, convalidato dall'autorità federale nel novembre del 2003. Essa è in sintonia con gli obiettivi stabiliti dal Consiglio di Stato, al fine di favorire l'integrazione degli invalidi con lo sviluppo di abitazioni protette che combinano il principio dell'autonomia, dell'integrazione sociale e della necessaria presa a carico.




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